Avevano un atteggiamento sospetto? Si sono messi a confabulare in una lingua sconosciuta? Hanno detto "bomba" a voce alta? Olezzavano di agenti chimici? Nascondevano nelle tasche coltellini svizzeri? Si sono presentati al controllo di sicurezza con bottiglie d'acqua da un litro e mezzo? No.
Ma erano in sei, andavano da Minneapolis a Phoenix.
Sei imam, vestiti da imam.
Prima del volo hanno pregato, dicendo "Allah, Allah" (ma pensa) e a bordo dell'aereo hanno chiesto delle prolunghe per le cinture di sicurezza per i loro corpaccioni. "Anche se non sembravano sovrappeso", ha commentato un astuto assistente di volo. Probabilmente sospettava che fossero imbottiti di esplosivi gonfiabili.
Fatto sta che li hanno fatti scendere e hanno rimborsato loro le tariffe dei biglietti.
La US Airlines non li voleva più, così sono tornati a Phoenix con la Northwest.
Oggi il New York Times pubblica il bigliettino che un passeggero delatore ha consegnato al personale dell'aereo: "6 arabi sospetti a bordo, a qualche posto di distanza l'uno dall'altro. Prima del volo tutti insieme si sono messi a dire 'Allah... Allah...' e a inveire contro il coinvolgimento degli Stati Uniti con Saddam. Uno nella fila accanto all'uscita anteriore, un altro in prima fila prima classe, un altro in 8D, un altro in 22D, due in 25 EF".
Colpiti e affondati, pare.
Fonte: New York Times
Dling dlong! Questo falso allarme ci è stato offerto da: Sgrignapola.
Colonna sonora: "I'm Afraid of Americans", David Bowie, Earthling.
Ho letto da qualche parte che il titolo provvisorio di questa canzone era "Dummy".
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