Oh, là, finalmente un bel comunicato come ai tempi del tenebroso giordano: tre giorni fa a Baghdad è stato ucciso il numero due del Tizio Nuovo, di Coso, di al Masri.
Nome: Abu Jafar al-Liby.
Cosa faceva: dirigeva le "operazioni criminali di al Qaeda".
Dove lo faceva: nei quartieri di al Rasafa e al Karrada e nella provincia di Diyala, a nordest della capitale.
Aveva con sé: due lettere, una per Osama bin Laden e l'altra per al Masri.
Quelle lettere contenevano: dichiarazioni di lealtà e la promessa di altri attacchi.
Dopo l'incursione sono stati trovati: tanti esplosivi e vari giubbotti da kamikaze.
È stato inoltre arrestato: un altro pezzo grosso.
Che si occupava di: attacchi terroristici, contribuendo alle violenze settarie in città.
Vedo che ricominciamo a ragionare secondo le sei regole giornalistiche classiche: "chi", "come", "dove", "perché", "quando" e "si dice".
E ora, una consolante sessione visagistica.
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Make-up:
Cover-me-up Liquid Foundation, Hide-and-Seek superpowder, matita per le sopracciglia Low Brow ultrablack, mascara Forget about It, eyeliner Glam Guerrilla, lucidalabbra Libylicious aromatizzato all'alchechengi. L'allover questa volta è il fondamentale Love Letters in the Sand, tonalità bronzo fruttato.
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