Prima, c'era solo un vago sospetto: avevamo notato una certa predilezione per le olive e le zucchine trifolate, un gusto per il radicchietto di primo taglio. Poi, una tendenza a stringere amicizie durature più che a imporre le regole della catena alimentare con i passeri e le cinciallegre sul terrazzo di casa.
Infine, quando gli abbiamo agitato davanti al naso una fetta di crudo di San Daniele, la reazione è stata: "come dovrei giocarci, con questo?". Poi si è prodotto nel suo caratteristico suono di disappunto (un piccolo sbuffo dalle narici, poco più di un sospiro, il massimo della disapprovazione) e si è allontanato a coda alta.
Guardiamo in faccia la realtà: questo gatto è praticamente vegetariano.
Nella foto, alle prese con: misticanza, rucola, carote a julienne, fagioli cannellini, abbondante mais. Pochissimo sale, poco olio d'oliva, due gocce di balsamico.
Che stella.
E adesso speriamo che non mi diventi buddista.
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