domenica, dicembre 26, 2004

Memo del 26 di dicembre

Scrive il gatto di Babsi nei commenti:
"E dire che questo Cristo era persino un Capricorno".

Non solo Cristo era un Capricorno. Perfino mia suocera lo è.
E questo - tanto per non arrendersi al caos - ha probabilmente la stessa spiegazione del colesterolo buono e del colesterolo cattivo.

Appunti:
1. la prossima volta che si parla delle grandi scoperte dell'umanità, oltre alla penicillina ricordarsi di nominare l'Alka Seltzer;
2. dopo due giorni di incontri ravvicinati con salmone, scampi, gamberi e gamberetti, guardare Alla ricerca di Nemo non è una buona idea;
3. lo so benissimo, che l'anatra segnaposto non è un regalo; chi l'ha messa nella mia borsetta voleva incastrarmi.

venerdì, dicembre 24, 2004

Il signor G.

Buone feste a tutti dal tradizionalista di casa.



E cercate di sopravvivere.

giovedì, dicembre 23, 2004

È ufficiale

Secondo un'indagine Confesercenti-Swg, per gli under 24 il prossimo Natale si presenta "all'insegna delle spese, soprattutto legate ad abbigliamento e tecnologie".
"Il 34% destinerà più soldi dello scorso anno alle strenne mentre il 35% ha speso per la cena della Vigilia ed il pranzo di natale fra i 125 ed i 250 euro".
A Capodanno "resterà a casa solo il 49% dei giovani, il 13% andrà in discoteca ed il 37% viaggerà". E a mezzanotte del 31, "fuochi e botti per il 39% dei ragazzi (tra gli adulti spareranno 15 su 100) circa la metà dei quali disposti a spendere per acquistarli tra 75 e 125 euro".
I sogni nel cassetto? Un viaggio intorno al mondo, la casa al mare, auto e moto di grossa cilindrata.
Italia, anno 2004. Mense dei poveri, persone che frugano nei cassonetti, ci dormono, a volte ci muoiono dentro. Ci siamo?
Quindi direi che è ufficiale: gli under 24 italiani spacciano.

mercoledì, dicembre 22, 2004

Cose di cui vergognarsi

In segno di protesta contro il piano di ritiro israeliano i coloni ebrei della striscia di Gaza hanno deciso di indossare delle stelle di David simili a quelle imposte dai nazisti. E questa cosa non ho intenzione di commentarla, ma andava detta.

Palestinesi morti a Gaza oggi: tre*. Uno di loro aveva cercato di scalare il recinto e i militari "hanno avuto la sensazione che si trattasse di un terrorista"; è morto dissanguato, l'esercito sparava contro chiunque tentasse di portargli soccorso.

Se Giuseppe e Maria volessero partire da Nazareth per far nascere il loro bambino a Betlemme, la notte del 24 dicembre prossimo – passando per Jenin, Nablus, Ramallah e quindi a sud attraverso Gerusalemme – difficilmente ci riuscirebbero, perché Betlemme è isolata.
Il presepe 2004 dovrebbe essere vuoto come un villaggio fantasma del Far West, i negozi degli artigiani chiusi, le luci spente, e la stella cometa che punta da un'altra parte.

*quattro.

martedì, dicembre 21, 2004

Il ladro di biciclette

Settantaduenne monzese ruba 22 biciclette: "Temevo che scoppiasse una guerra e mi stavo attrezzando".

lunedì, dicembre 20, 2004

Incitement-free

Alcuni istituti di ricerca statunitensi ed europei, dopo analisi approfondite, hanno concluso che i libri di testo palestinesi sono privi di incitamento all'odio e alla violenza. Lo dice l'International Herald Tribune, ripreso da Islamonline.
Tranquilli, ai palestinesi non viene insegnato da piccoli a odiare gli ebrei e Israele. Questi bambini conoscono la violenza nel tragitto da casa a scuola, tra le mura domestiche, in classe, o nei cortili: cioè quando l'Esercito di Difesa Israeliano spara loro addosso. A Rana - sette anni - è successo dieci giorni fa, mentre cenava in casa con i suoi genitori, nel campo profughi di Khan Yunis.

domenica, dicembre 19, 2004

Dopo i cinesi i turchi

Alla manifestazione leghista a Milano "una massa variopinta di militanti" ha "mostrato orgogliosa" cartelli con le scritte "no alla Turchia in Europa", "sì alle radici cristiane" e "dopo i cinesi i turchi! Piccola e media impresa a rischio".
Dal messaggio di Bossi citato da Calderoli: "Proprio qui da Milano partì la cavalleria che affrontò e sconfisse i turchi che minacciavano Vienna e che sarebbero potuti arrivare anche a San Pietro".
E poi: "La nostra storia non è in vendita".
Cioè, qualcuno sarebbe interessato a comprare la storia d'Italia e noi perdiamo quest'occasione?

sabato, dicembre 18, 2004

A.

– Tra cinque anni magari rideremo di tutto questo.
– Ah, non tipo tra una settimana?

martedì, dicembre 14, 2004

Missione manzoniana

Sarò via tre o quattro giorni, per quella che potremmo chiamare "missione manzoniana".
Insomma, togliete i bravi, la peste e anche la monaca di Monza. Ecco, proprio quella cosa lì.
Il weblog non sarà aggiornato, ma se volete scambiarvi saluti o informazioni che non includano le parole "esplosivo", "detonatore" o zoppicanti deliri in neolingua senza l'uso delle doppie i commenti restano a vostra disposizione.
Torno.

domenica, dicembre 12, 2004

Democrazia

Marwan Barghouti lascia; è stato convinto, costretto, a lasciare.
La sua candidatura aveva provocato reazioni molto negative e la minaccia di espulsione da Fatah, ma godeva di un ampio consenso popolare: i sondaggi lo hanno dato sempre in testa, e in passato era secondo solo a Arafat.
Sembra che la priorità dei palestinesi (o meglio, della loro dirigenza) sia di dimostrare all'esterno di essere uniti, compatti e capaci di elezioni democratiche, e questo paradossalmente a scapito della democrazia.
Trovo che il commento più lucido e onesto sull'ostilità a Barghouti sia stato quello di Hasan Abu Nimah e Ali Abunimah su Electronic Intifada: "Quello che è davvero irresponsabile, assurdo e difficile da capire è il fatto che un palestinese venga trattato così crudelmente non dai suoi persecutori israeliani ma dai suoi stessi compagni. Marwan Barghouti è criticato così aspramente non mentre vive tra i suoi compagni ma mentre sconta cinque ergastoli in un carcere israeliano per presunti "crimini" commessi per difendere la propria gente quando altri godevano dei privilegi, del falso prestigio e della ricchezza che avevano ottenuto in cambio dei diritti e della dignità del loro popolo".
Resta l'impressione di un'occasione perduta, e la speranza che Barghouti abbia almeno posto delle condizioni (non fare concessioni su Gerusalemme, garantire il ritorno dei profughi e la liberazione dei prigionieri palestinesi): questo dimostrerebbe ancora una volta le sue doti di negoziatore e la sua intelligenza politica.
Intanto Mahmoud Abbas - che piace a Israele, agli Stati Uniti e alla classe media - vincerà le democratiche elezioni palestinesi.

Te piace 'o alberello?

– Fai l'albero, oggi?
– No.
– La vuoi la punta da mettere in cima, quella che si illumina e suona?
– Non faccio l'albero.
– Ah, bene. Perché se lo facevi...
– No.
– Io potevo darti i babbinatale che salgono sulla scaletta.
– Ma non lo faccio.
– Ah, va bene.
– Bene.
– Non è mica necessario. Io per esempio ho quello a fibre ottiche.
– Infatti.
– Non voglio essere invadente.
– Non ti preoccupare.
– Allora ti porto la corona da appendere fuori, quella con i fiocchi e le pigne.
– ...
– Almeno la corona la appenderai, no?

Signori, mia suocera.

sabato, dicembre 11, 2004

Travestimenti

Per la festa in maschera del suo reggimento in memoria della battaglia di Waterloo un soldato britannico si è travestito da terrorista suicida (turbante, barba posticcia e giubbotto imbottito di fili e finti candelotti esplosivi).
Visto nei dintorni della base militare di Aldershot, mentre tornava dalla festa ubriaco, è stato subito circondato e arrestato.
Allora: turbante, barba posticcia, finto giubbotto esplosivo, andatura barcollante. Solo io me lo immagino con la faccia di Peter Sellers?

venerdì, dicembre 10, 2004

Dorme

Com'è possibile pretendere di usare lo scanner di fronte a uno capace di trasformarlo in cuscino, per un pisolino tanto professionale?
Sogni belli, Gito.

Se

Non è tanto la notizia in sé che mi fa ridere.
È pensare alla faccia che avrei fatto vent'anni fa se mi avessero detto che Sylvester Stallone avrebbe girato un film sul Maresciallo Tito commentando "Non ne posso più di film inverosimili".

giovedì, dicembre 09, 2004

Aquile e balene

Sfogliando vecchi appunti ho trovato una frase di Herman Melville che mi piace molto, "I love all the men who dive", io amo tutti gli uomini che si tuffano, che vanno in profondità. E, parafrasando e riassumendo, prosegue così: tutti i pesci sono capaci di nuotare vicino alla superficie, ma ci vuole una balena per scendere giù per cinque miglia o più; e se non riesce a raggiungere il fondo non ci riuscirà neanche tutto il piombo di Galena.
Melville amava i tuffatori del pensiero, coloro che dalle origini del mondo non hanno fatto altro che tuffarsi per poi riemergere con gli occhi iniettati di sangue, tuffarsi e riemergere.
Mi rendo conto che questo corrisponde anche alla mia idea di vera scrittura, che dev'essere per forza correre rischi, affrontare fatiche, opporsi agli attriti: e per tanti che nuotano a filo d'acqua ce ne sono pochissimi altri che tornano su dal fondo con gli occhi arrossati. Melville, cantore di balene e di aquile - le aquile di montagna che anche gettandosi nelle gole più oscure volano più alte degli uccelli di pianura - era uno di loro.
Anch'io amo coloro che si tuffano.
Chissà cosa penserebbero gli oggetti della mia ammirazione sentendosi entusiasticamente catalogare come cetacei.

"Uomo, ammira dunque la balena e modella te stesso su di essa. Cerca anche tu di restare caldo in mezzo al ghiaccio. Vivi anche tu in questo mondo senza farne parte".
Herman Melville, Moby Dick

Falling asleep

"A judge said to have admitted falling asleep during a trial, page 6, G2, December 6, may have been somnolent. He was certainly not somnambulant. Somnolent: drowsy, sleepy; somnambulant: walking while asleep".
The Guardian, Corrections.

Agenzia Walrus/Questi pazzi pazzi rumeni

Ancora loro.
Un ladro è finito in manette perché aveva chiesto a due agenti di spingere la macchina che stava cercando di rubare, mentre lui tentava di metterla in moto. Ma gli agenti, alla vista dell'autoradio sul sedile del passeggero, si sono insospettiti.
Alla polizia di Cluj hanno dichiarato: "È uno dei ladri più spavaldi con cui abbiamo avuto a che fare. Era calmo e controllato, ma un po' trasandato".
Solito Ananova.

Giorni fa, invece, un uomo ha rubato una preziosa collana da una gioielleria di Ramnicu Valcea e si è allontanato a piedi, inseguito dall'orefice. Poi, arrivato all'attraversamento pedonale, ha trovato il semaforo rosso. Perché avrebbe dovuto violare il codice della strada? Così un poliziotto: "Se ne stava lì ad aspettare che il semaforo diventasse verde, per poter attraversare. Non voleva commettere un reato". Preso.

A questo punto è possibile perfino individuare uno schema narrativo, un paradigma del furto in solitaria costituito da sgangherata iniziativa personale, pasticcio e plateale smascheramento; immancabilmente, il ladruncolo pecca d'ingenuità (o si astiene dal commettere due reati contemporaneamente) e la polizia non nasconde una certa benevolenza, una sorta di burbera ammirazione.

martedì, dicembre 07, 2004

Cronache della città di G./Sogni

Per aprire un albergo a cinque stelle a Gorizia bisogna essere ottimisti o megalomani: presidenti, celebrità, ballerine e calciatori arrivano e se ne vanno prima del tramonto, oppressi dalla bellezza intollerabile del luogo e dei suoi abitanti. La sera circola un solo autobus, con la scritta incoraggiante "servizio notturno - alberghi cittadini". Vuoto come una diligenza fantasma.
Credo che l'ultimo turista di un certo status e censo sia stato qualcuno della dinastia Asburgo, e non dev'essersi neanche fermato per la notte. Da allora, la città è stata distrutta un paio di volte. Ci ha dormito il solito Hemingway, che scoperta, e Patty Pravo dieci giorni fa (perché messa a terra dall'influenza proprio prima dello show). Ma cinque stelle con parco e beauty farm, via.
L'hotel si chiama Dante.
Si trova forse in via Dante? No!
Può Dante averci dormito? Ma va'!
Eppure all'ingresso c'è un busto del poeta, e tempo fa si mormorava - orrore - di stanze ispirate alla Divina Commedia ("Buonasera, mi dà la suite dei lussuriosi, grazie"), progetto per fortuna accantonato.
La risposta va cercata nel vissuto del proprietario: "Ho sempre avuto una grande passione per Dante, perché da piccolo facevo dei sogni simili ai suoi".
Poi ci si domanda come fa uno a metter su un cinque stelle a Gorizia.

Cronache della città di G./Disappunto

Tutto si può dire dei goriziani, tranne che si lascino sfuggire una bella occasione per manifestare scontento: hanno perfezionato una mimica e un'intonazione da professionisti del disappunto, irradiano insoddisfazione.

Fiera di Sant'Andrea, domenica pomeriggio. La giornalista di una rete privata ha il compito ingrato di intervistare i passanti.
– Buongiorno, signora, ha fatto acquisti?
– No! Non ho soldi, guardi!
– Ma è piacevole passeggiare tra le bancarelle, vero?
– Ah, no, questa fiera fa schifo. Ogni anno peggio.
– Ma l'aria di festa...
– Non ho soldi!
– Ma i profumi delle leccornie e di dolciumi...
– E di pecorino! Che mi lo odio, il pecorin!

Luogo comune festivo contro artista del malumore, zero a uno.

lunedì, dicembre 06, 2004

Cronache della città di G./Jackpot

Notizie dalla terra dell'abbondanza: a Grado si è appena liberato un posto di bagnino.