domenica, aprile 30, 2006

Sistemare le sdraio sull'Hindenburg

"L'amministrazione Bush non sta affondando, si sta sollevando! Stanno sistemando le sedie a sdraio. Sull'Hindenburg."
Stephen Colbert di Comedy Central, nel suo discorso alla cena dei corrispondenti della Casa Bianca.

Recitando il suo ruolo di finto conduttore televisivo filoconservatore Colbert si è poi lamentato di essere "circondato dai media progressisti, tutti colpevoli di distruggere il paese. Tranne Fox News, che ritiene giusto presentare entrambi i punti di vista: quello del presidente e quello del vicepresidente".

Sull'Iraq:
"Credo che il governo che governa meglio sia quello che governa meno, e in base a questo criterio abbiamo messo su il fantastico governo iracheno".

A proposito della coerenza di Bush:
"Quando il presidente decide qualcosa lunedì, mercoledì ci crede ancora, qualsiasi cosa sia accaduta martedì".

Infine, rivolgendosi ai giornalisti:
"Dovreste passare più tempo con le vostre famiglie, scrivere il romanzo che avete sempre avuto in mente. Ma sì, quello sul giornalista coraggioso che affronta l'amministrazione a muso duro. Insomma, quel romanzo di fantasia".

Sembra che Bush e signora non si siano divertiti.

sabato, aprile 29, 2006

Come maltrattare Google e vivere felici/8



L'esercito americano (tutto?) entra a Caserta e io devo venire a saperlo in questo modo?

venerdì, aprile 28, 2006

Perché licenziarlo quando possiamo promuoverlo?

Eric Ruff due anni fa dimenticò nello Starbucks di Dupont Circle, a Washington DC, alcuni foglietti scritti a mano contenenti gli appunti per un discorso di Rumsfeld (una cosa da nulla: le istruzioni per replicare a Clarke sulla mancanza di prove di legami diretti tra Saddam Hussein e il terrorismo) e soprattutto una mappa con le indicazioni per raggiungere la casa del Segretario alla Difesa: American Progress pubblicò i "Pentagon's Papers", ancora visibili qui.
Ruff non è stato licenziato. Sta per diventare capo ufficio stampa del Pentagono.
Ok, però le mappe le sa disegnare. Il problema è che tende a macchiarle di frappuccino®.



giovedì, aprile 27, 2006

Silvio torna in video!/The Forza Italia Roundup

Pensieri ossessivi in 168 caratteri, dal sito di FI:

Silvio!/1
Silvio a Nassirya i soldati chiedono la tua presenza! Presidente diamo conforto ai nostri soldati in missione di pace.

Silvio!/2
SILVIO DOVE SEI?

Silvio!/3
VADA SUBITO A NASSYRIA E RIPORTI LEI A CASA LE SALME DEI NOSTRI RAGAZZI! VEDIAMO SE I SINISTRI HANNO LA FACCIA DI FIATARE. ONORE E RINGRAZIAMENTO AI CADUTI!

Silvio!/4
Sono anch'io inquieta perché non vedo e non sento più berlusconi. cosa sta succedendo? spero si stia preparando per una opposizione ferma, decisa e soprattutto efficace.

Silvio!/5
Dopo questa nuova tragedia ti prego Silvio fatti sentire! urla tutto il tuo sdegno in nome del popolo Italiano!

Silvio!/6
Caro Presidente mi unisco agli altri accorati appelli. Fatti sentire, anche se abbiamo perso, non per colpa tua, sei stato un bravo Presidente del Consiglio.

Silvio!/7
Milano chiama, nasseria risponde, ma arcore governa! silvio fatti vedere: in questi momenti abbiamo bisogno della tua forza serena, coraggiosa e positiva.

Silvio!/8
Presidente abbiamo bisogno di Lei.

Silvio!/9
SILVIO: SALVACI!!! NON MOLLATE VI PREGO, MI RIVOLGO A TUTTA LA CDL: SALVATECI.

Silvio!/10
SILVIO DOVE SEI? Silvio TORNA IN VIDEO!! Fatti sentire. Fatti vedere. Ci manchi...

Silvio!/11
Presidente, venga in Tv a dire qualcosa! La gente che ha votato per F.I. ha bisogno di rivederla per capire cosa stà succedendo anche se capisco non si sbilanci troppo!

Una fabbrica
Caro Silvio ti propongo una giornata con i nostri militari all'estero prima di congedarti con onore, facciamo una colletta per aprire una fabbrica a nassirya.

Donald dixit
"Dicono che ci siano due posti dove il comunismo funziona: in cielo dove, non ne hanno bisogno, e all'inferno, dove c'è l'hanno già". - Donald Reagan, Presidente USA

Nostalgia canaglia
Nassirya e la sinistra sono lontani dalla gente semplice e onesta. Mi manca già la destra di governo.

Scordarelloni!
I grandi eroi della resistenza comunista se non avevano l'aiuto dell'esercito USA avrebbero confermato il nazismo o ci avrebbero consegnato a Stalin che scordarelloni!

E in Kamchatka, niente?
Oggi pensando a Nassiriya, non dimentichiamoci dei nostri soldati ancora a Kuala Lampur, Sautori, Immerbaden, Retynk e altri ancora, in missione di pace a Pleynostak.

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mercoledì, aprile 26, 2006

I piaceri dell'extreme gardening

Ho una priorità, con le terrazze della casa nuova: evitare che il signor G. si arrampichi sulla balaustra e si inviti a cena dai vicini. Quindi mi servono delle piante, alte e rampicanti, possibilmente spinose (recinto elettrificato: scartato subito).
Oggi ho passato la mattinata in un vivaio, a correre dietro a una ragazzona bionda che mi indicava quello che secondo lei faceva per me. Ho inciampato un numero interessante di volte nei tubi per l'irrigazione, ho annuito con convinzione fingendo di riconoscere piante a me sconosciute, ho scelto colori a caso mentre lei scribacchiava contenta su un foglietto.
– Ma ci starà tutta questa roba in macchina? Sono in Panda.
– Vedrà che ci sta tutto.
In quel momento è arrivato un ragazzo con una carriola.
– Bruno, la signora ha quattro rosai, due caprifogli, quattro pandoree, una passiflora, un gelsomino, otto vasi di lavanda e un ulivo.
– Nessun problema.
– E un Panda.

Per noi di G. è normale dire "un Panda", maschile ("Parcheggio il Panda e arrivo"). Del resto, a Trieste dicono "i auti".
Ma sarà stato il tono, sarà che era distratto a moltiplicare rose e lonicere, fatto sta che Bruno ha fatto due occhi così e ha sillabato:

– Un pa-n-da?

Sì, non so come ha fatto ma ha sillabato anche la n.

Probabilmente si è raffigurato un panda seduto sul sedile del passeggero, intento a sgranocchiare teneri germogli di bambù. Hanno fantasia, i vivaisti. Chissà come si immaginava il bambù.

La roba in macchina c'è stata (però le rose pungono, ve lo dico subito).

Presto appiccicherò ovunque post-it con su scritto: "Annaffiare!" E poi comincerò a spiare con aria scettica le foglie nuove e a dire: "Cos'hai, sei pallida, hai sete, cos'hai, è troppo, è troppo poco, spiegati. Vuoi Bach, vuoi Mozart, guarda che Beethoven non te lo metto, Beethoven è per gli esaltati"?

Decideranno di morirmi tra le braccia? Si rinforzeranno? Strisceranno in massa verso il terrazzo dei vicini, chiedendo asilo politico?
– Cosa sono queste?
– Sono social plants, mirano alla comunità, alla condivisione.
– Mah.
– Pensi giovane, pensi 2.0.
– Mah.
– Si fidi, meglio un social honeysuckle che un social cat.

lunedì, aprile 24, 2006

Provinciali

A Gorizia siamo andati a votare in cinque, avevo anche un brutto presentimento, ma il centrosinistra ha vinto alle Amministrative (58,8% contro 41,2%). Il candidato sconfitto del centrodestra, che di mestiere fa l'urologo, continuerà a badare alla prostata di mio padre.
– Non l'avrei votato comunque, è uno che quando ti visita neanche ti guarda negli occhi.
– Fortuna che non fa l'oculista.
– Ti vorrei vedere a te, ti vorrei.

sabato, aprile 22, 2006

Il numero 38

Braccio destro numero 38, ucciso in una sparatoria: Marwan Hadid al-Suri, 38 anni, elargiva finanziamenti per conto di Al Qaeda ed era un esperto di esplosivi. Aveva con sé un computer e un diario: pieni di conti, di nomi e anche di istruzioni sull'uso di esplosivi. Niente indirizzo di Bin Laden, ma sarebbe stato pretendere troppo.
Aggiungo alla collezione.

La Federica e il bello della democrazia

Per vivacizzare il dibattito sul Silvio Fans Club pubblicano il messaggio di uno che si firma "comunista":

Cosa vi hanno fatto i comunisti?
Sono un comunista e me ne vanto come voi vi vantate tanto di essere Fans di Berlusconi. Non capisco cosa c'è di male. I comunisti sono portatori di interessi particolari e non generali quanto lo è Forza Italia. I comunisti sono dalla parte dei più deboli e forza Italia da quella dei più danarosi. Siamo agli antipodi ma non per questo ci trovo qualcosa di male. Quello che mi sconcerta non è vedere il bottegaio votare berlusconi bensì l'operaio che non arriva alla fine del mese. Se il bottegaio avesse continuato a votare berlusconi e l'operaio comunista i comunisti non ci avrei trovato nulla di strano. Comunque attenzione bottegai perchè Berlusconi vi ha arrichito a dismisura ma chi consuma nelle vostre botteghe è sempre il popolano!!!! e se il popolano diviene più povero non consuma più e vi si ritorce contro come un boomerang. fatta 100 la torta se pochi prendono 99 a molti rimane 1........Riflettete Bottegai!!!

Ed ecco la nostra Federica:

Per il "comunista"...
Vorrei dire giusto 2 paroline al "comunista". Lui si vanta di essere tale, ma forse non ha studiato bene Mao Tse Tung, Stalin, Lenin, Marx e tutti quei.........Ma poi cosa ha scritto nel suo post? le botteghe,i bottegai, le bottiglie, il popolo,ma.....non lo capisco proprio. Noi "odiamo"i comunisti, come le persone di sinistra odiano i fascisti e questo è il bello della democrazia. Ma noi, a differenza loro, non facciamo rivolte e agiamo secondo il nostro modo di essere: calmo e con spirito di libertà. Il comunismo è un regime totalitario che ha portato solo morte, miseria e terrore e io non voglio che il mondo, in futuro, sia governato da forze così illiberali.
Ciao, un abbraccio

[morte, miseria, terrore, illiberali: e se Federica fosse una Silvio cut-up machine?]

venerdì, aprile 21, 2006

Mutilazioni

"Dare-Devil Peggy, il tuffatore con una gamba sola, era un uomo, non una donna (Hello, campers: Butlins is 70 years old, pagina 20, 13 aprile)".

La cattiva sorte gli portò via una gamba, al resto ci pensa il Guardian.

Federica, arrenditi

La Federica del Silvio Fans Club:

La mia preoccupazione...
Cari amici berlusconiani, oggi sono davvero preoccupata. L'UDC di Casini sta mostrando la sua doppia faccia. Infatti ieri, dopo i risultati della Cassazione, Lorenzo Cesa (segretario del partito) ha fatto già gli auguri a Prodi per il suo prossimo "governo". Si è "staccato" da noi e adesso vuole far ricadere la colpa su di noi. Infatti Berlusconi ha fatto bene a non chiamare Prodi, perchè non si trovano da 50.000 a 100.000 schede, che potrebbero decretare la nostra vittoria, anche se risicata. Comunque l'Udc ha sfruttato il nostro caro Silvio da quando è sceso in campo e secondo me anche An ha fatto lo stesso, perciò hanno avuto più voti il 9 e 10 Aprile. Comunque Silvio for ever!!!
Cordalità! [sic]

[a questo punto è chiaro che Federica è un'infiltrata. si accettano scommesse sulla sua vera identità:
1° premio: un soprammobile a forma di gatto imitazione malachite;
2° premio: Poligraf scriverà il nome del vincitore in cirillico su un chicco di riso basmati.]

mercoledì, aprile 19, 2006

Too toxic for Blair

The Huffington Post: "Ci dicono che Tony Blair abbia cancellato un imminente viaggio in America per evitare di essere fotografato con Bush. Il primo ministro avrebbe dovuto recarsi in visita negli Stati Uniti questa primavera per incontrare il presidente, ma il viaggio è stato annullato quando Blair ha deciso che farsi fotografare con Bush sarebbe stato troppo nocivo per la sua immagine".

Cioè: questo significa che si può fare ancora qualcosa per l'immagine di Tony Blair? E soprattutto: è giunto finalmente il momento in cui farsi ritrarre con Bush nuocerebbe anche a Charles Manson?

Pericolo ninja

In Georgia uno studente torna da una festa vestito da ninja e gli agenti dell'ATF (Alcohol, Tobacco and Firearms) lo rincorrono e lo fermano. Lui tornava da un evento chiamato "pirati contro ninja", e leggendo meglio si scopre che non era poi nemmeno vestito da ninja, tranne che per una bandana sulla faccia e una sulla testa. Per il resto, pantaloni di tuta e maglietta.
"Vedere qualcuno con qualcosa sulla faccia, da un punto di vista federale, è qualcosa che non va bene", ha detto uno degli agenti.
Non l'hanno arrestato, ma non l'hanno neanche trattato benissimo. Perché in paese libero ninja no bene, neanche con pantaloni di tuta e maglietta.

Ladri di carrelli

Stamattina vado a fare la spesa al supermercato e mi portano via il carrello con due euro dentro. Esco di corsa, prendo un altro carrello, vedo mio padre fermo all'ingresso. Mio padre mi guarda e non mi riconosce.
– Papà.
– Eh?
– Ciao, ehi, sono io.
– Ah, sei tu. No, è che andavi così spedita. E poi sei più... O forse sei meno...
– Papà.
– Ciao.
– Mi hanno fregato il carrello con due euro dentro.
– Urca!
– E c'erano anche il pane, le zucchine, le fragole...
– Una settimana senza Berlusconi e la gente si mette già a rubare i carrelli. È l'anarchia.
– Due euro.
– Magari l'hanno solo scambiato. Adesso c'è la pensionata alla cassa che si sta chiedendo "Dove sono i miei kiwi?"
– Goodbye kiwi, hello fragole.
– Mettici una bandierina, la prossima volta.
– Me la metto in testa, la prossima volta, così mi riconosci.
– Furba mia figlia, e vota anche a sinistra.

martedì, aprile 18, 2006

Anche Mamma Rosa è bellina

Mi mancava, Federica. Però questo messaggio al Silvio Berlusconi Fans Club potrebbe essere la prova definitiva che la liceale d'assalto è in realtà un infiltrato cinquantenne maoista-dadaista. Ma minimo, proprio.

Un pò di attualità...
Ho letto una proposta: BERLUSCONI PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA. Sarebbe bellissimo! Io penso che sia un sogno che si possa avverare! Immaginate Prodi cosa possa dire, o Rutelli... sarebbe bello provarlo!!! Comunque oggi sono arrivati dei dati dall'ISTAT (D'Alema e.......) che hanno confermato l'operosità di questo governo. Infatti nel 2004 la disoccupazione era ferma all'8%, mentre oggi è scesa al 7,7% e siamo al di sotto della media europea. Io l'ho sempre detto che i risultati delle 36 riforme si vedranno fra un paio d'anni! Per quanto riguarda la nostra first lady Veronica Lario (o Miriam Bartolini) è stupenda. Vabbè ma ha un marito accanto che è perfetto in tutto ed ha un fascino latino. Per non parlare dei figli e di Luigino... Vi saluto altrimenti non la smetto più di parlarvi... Infine Forza Milan (anche se tifo per il Napoli) e fai felice il nostro Presidente!!
P.S. Anche Mamma Rosa è bellina. Complimenti per i 95 anni!!

Chakra, circa

Apro la porta, faccio uscire il signor G. dal trasportino e mentre lui si aggira per le stanze tutto impettito con la leggerezza e la consistenza di un fiocco di cotone - è stato sottoposto da mia madre a lunghe sessioni di spazzolamento che lo hanno reso se non più grasso certamente più vaporoso, e stranamente profumato - mi chiedo se tutto questo silenzio sia normale.
Poligraf Poligrafovič - il Damigella di Compagnia, il perfetto Custode della Casa in Mia Assenza, il magnifico Corruttore di Bozze, è seduto al tavolo della cucina. Sta scrivendo.
Lascio il signor G. a fare i conti con la sua condizione di maschio beta della casa e chiudo la porta.
Benché scriva e comprenda perfettamente molte lingue, Poligraf per il momento emette solo due versi a me perfettamente comprensibili in tutte le loro sfumature: "umpf" e "sgrunt". Così, come sempre, parlo io.

"Certo che ho fatto una vacanza culturale, spiritoso. Il riallineamento dei chakra non ha funzionato benissimo, diciamo che sono allineati uno sì e uno no ma comunque meglio, molto meglio. Ho camminato, mi sono dimenticata di mangiare, ho visto mostre, ho girato librerie e negozi di dischi. Da Quinto ho comprato un vecchio Faber Book of English Verse del 1958 solo perché sul frontespizio ho trovato incollata una pagina di bloc notes con su scritto 'With love Pam'. Non potevo abbandonarlo lì. Ho chiacchierato, origliato e giocato con grande soddisfazione a 'spot the Italians' sulle scale mobili della metro (ho vinto sempre). Guardando il telegiornale ho cercato di ignorare la scritta 'Berlusconi refuses to admit defeat', e in generale mi sento bene, molto bene. Per tua sfortuna ho anche scattato un po' di fotografie.
Vedo che i tigli hanno messo le foglie (non aspettavano altro che me ne andassi, i bastardi - come mi hai scritto, 'un bel sospiro di sollievo, e hanno gemmato e fogliato'), e che al solito ti sei dimenticato di annaffiare le maledette rose.
So che rimpiangi ancora il momento in cui sei salito su quella Panda blu, Poligraf, ma mi sei mancato".

Lui fa "umpf" e mi allunga il foglio sul quale stava scrivendo con tanta concentrazione. Sono le sue proposte per il menù della settimana. In tre lingue, scritte in bella calligrafia.

giovedì, aprile 13, 2006

un vaso di chakra

"Parto, parto ché questa campagna elettorale mi ha stremata e nauseata. Devo rilassarmi, non ne posso più. Devo ritrovare il mio equilbrio, i miei chakra non sono più allineati e sono rotolati fin sotto il divano e nemmeno i miei 2 kg di tormalina nera stanno tanto bene, sono comparse delle venature azzurrine che non mi piacciono per niente. Goodbye Yin, hello Yang! Tu sai quello che devi fare, pensaci tu."

Già, quello che devo fare. Da quando vivo con la signora Miru ho dovuto passare un colpo di spugna su quanto ho vissuto, imparato, realizzato finora. "Devi essere riconvertito, demilitarizzato", ha chiarito subito, mentre mi comprimeva dentro il bagagliaio della Fiat Panda. Riconvertito, come se fossi una vecchia centrale a carbone. Ho rizzato le orecchie, a quelle parole minacciose. Ancora adesso mi chiedo se non ho fatto male a rimanere con lei ma allora ero così disorientato e confuso, in balia del mio arbitrio, senza ordini o direttive, che mi sembrava di non avere alternative.
Mi ha portato a casa sua: un bell'appartamento con tanto legno e tantissimi libri, una casina di cellulosa. Niente da dire, se non che. Se non che, ancora sulle scale, ho percepito la sua presenza. Ho sentito le membrane nittitanti svelare i suoi occhi, ho sentito il suo sguardo puntato sulla porta, ho sentito le sue vibrisse oscillare, ho sentito le sue orecchie scuotersi, ho sentito i suoi artigli distendersi, ho sentito la sua coda frustare l'aria, ho sentito il suo pelo drizzarsi, ho sentito la sua schiena inarcarsi, ho sentito il suo odore. Nel caso non l'abbiate ancora capito, l'ho sentito. E naturalmente mi ha sentito anche lui.
Ho esitato sulla soglia, mentre la signora Miru mi precedeva chiamandolo e cercandolo per rassicurarlo o chiuderlo da qualche parte. Ho esitato perché un gatto in queste condizioni è imprevedibile e pericoloso: può scappare, nascondersi o attaccare. E non volevo trovarmi nella situazione di spezzargli il collo per difendermi, non sarebbe stato un gesto educato ed elegante nei confronti di quella donna gentile. Alla fine la signora Miru l'ha trovato, mimetizzato nella libreria dietro una pila di "Studi goriziani", vibrante come una lavatrice in fase di centrifuga.
Ho mosso i primi passi nell'appartamento, tracciando la linea più lontana da quello stupido gatto, che seguiva con attenzione e diffidenza ogni mio movimento. A stento ho trattenuto l'istinto di marcare il territorio per definire le reciproce zone di influenza: al signor G. la libreria, a me il resto. Io e la signora Miru ci siamo chiusi in cucina e lì abbiamo potuto parlare con tranquillità. O meglio, lei parlava. Io posso esprimermi a gesti, so perfino scrivere in russo, inglese e italiano ma per il resto posso solo abbaiare, ringhiare, guaire, latrare, uggiolare. Al limite, brontolare. Ma parlare no, nemmeno la potente Unione Sovietica ha potuto vincere i limiti anatomici di un cane. Nel frattempo mi ha offerto del tè e un paio di panini alle olive. Il pane era buono, nulla da dire. Il problema era lappare il tè in una tazza piccola come un posacenere: ho una lingua grande come una busta per lettere, io.
Poi siamo tornati nel soggiorno, nel vano tentativo di rassicurare il signor G., che non ne ha voluto sapere. Una settimana, è rimasto lassù. Ho proposto un corridoio felinario ma la signora Miru ha scrollato le spalle: "Tanto non mangia mai", ha borbottato. Quando il felino cretino si è rassegnato alla mia presenza e si è deciso a scendere dalla libreria (secondo me, è precipitato dopo essere svenuto per la fame, checché ne dica la sua padrona), la signora Miru ha pensato bene di rimpinzarlo di olive, il suo cibo preferito, premasticandole per privarle dell'ossetto. Il signor G., sarà stata l'emozione o la tensione per la mia presenza, si è esibito in un numero da circo, orinando sul tovagliolo bianco su cui erano state posate le olive, con grande imbarazzo della signora Miru.
Quella sera si decise il mio nuovo nome e il mio destino, le mie future mansioni di Custode della Casa in Mia Assenza, Correttore di Bozze e l'umiliante Damigella di Compagnia. Sono stato messo alla prova anche come Giardiniere (per supplire al disastroso pollice verso della signora Miru) ma con esiti funesti.
Se non fosse per la qualifica così poco virile (canina non aveva senso, lo ammetterete), il ruolo di Damigella di Compagnia non è male. Tanto parla solo lei. Io mi limito ad annuire scuotendo il testone e nel frattempo posso leggere, scrivere, mangiare o mettere in agitazione lo stupido gatto.
Come Correttore di Bozze me la cavo perfino in italiano, anche se lo sto imparando tuttora. Con l'aiuto del Cazzillo di Word, elegante espressione della signora Miru, non faccio troppi errori. Mi vengono passati testi suoi o di coloro che collaborano con lei, tra cui i Signori della Traduzione.
Il ruolo di Custode della Casa in Mia Assenza non è arduo: nella mia vita ho svolto ben altri turni di guardia. Inoltre il signor G., in caso di protratte assenze della signora Miru, è sottoposto a processo di backup presso la signora Madre. Scopro ogni volta con soddisfazione quanto sia complessa l'operazione di restore per il recupero dello stupido gatto. L'unico incoveniente è la cronica carestia dovuta alla frugalità della padrona di casa: abbondano solo le verdurine per il felino e le ruote, che come altri assurdi formati di pasta, vengono acquistate esclusivamente a fini estetici, per essere poi esibite in eleganti vasi di vetro sulle mensole della cucina.


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mercoledì, aprile 12, 2006

vita da cani

Si fa presto a dire cane.
Cane, ero un cane. Ma ormai sono altro, anche se non so chi o che cosa. Chiamatemi Poligraf Poligrafovič Olivkov, nominare le cose non implica indagarne la natura. Le sembianze sono quelle di un maestoso Kavkazskaja ovčarka, cane da pastore del Caucaso, ma cuore e cercello, beh, hanno altra sostanza.
Fino a poco tempo fa il mio nome era вс-138. Nessuna manipolazione genetica in me, nessun bulgakoviano trapianto d'organi: solo il frutto di decenni di segrete sperimentazioni militari, sviluppate a partire dagli studi del grande fisiologo Ivan Petrovič Pavlov. Lo conoscete, no? Lo scienziato che scoprì e studiò il riflesso condizionato. Studi dall'importanza notevole, che gli valsero il Nobel ma soprattutto ingenti finanziamenti e l'assoluto appoggio del governo sovietico. Fu allestito un avveniristico laboratorio presso Leningrado e lo studioso fondò istituti e scuole per approfondire le ricerche nel campo della medicina e della fisiologia. Il sostegno politico agli studi di Pavlov, nonostante le sue aperte e coraggiose critiche, non era solo scientifico: l'ipotesi che i riflessi condizionati influenzino la psiche e soprattutto il processo di apprendimento, anche in campo umano, si accordava alla visione materialista del comunismo. Le nuove idee sembravano inoltre promettere ottime prospettive in ambito di rieducazione e manipolazione delle masse.
Parallelamente all'applicazione delle nuove teorie sugli esseri umani, continuarono le sperimentazioni sugli animali, appoggiate dai vertici militari. Nulla di cruento, sia chiaro: si tentò di sviluppare la nostra capacità di apprendimento sulla base di catene molto complesse di stimoli indotti dall'esterno. Credevate forse che la piccola Laika, lanciata nello spazio a bordo dello Sputnik, fosse una semplice cavia sacrificata alla scienza? No, signori: la capsula spaziale non era pilotata da terra, come si volle far credere al mondo occidentale e capitalista. Si era solo nel '57 ma l'eroina sapeva già battere a macchina un migliaio di parole sotto dettatura, vinse a scacchi diversi ufficiali e preparava pure un ottimo čaj. Povera Kudrjavka, riposi in pace nel paradiso degli ossi e delle polpette. L'obiettivo dell'esercito era formare unità militari animali, addestrate alle operazioni impossibili per l'uomo o troppo costose in termini di vite umane. Durante la seconda guerra mondiale si distinse, tra gli altri, il Corpo Speciale Ratti Guastatori (le famigerate Pantegane Rosse), in seguito sacrificatosi eroicamente per sfamare la popolazione assediata di Leningrado.
Per farla breve, si passò dalle primitive ed umide associazioni campanello-cibo alle più raffinate tecniche di apprendimento, fino a giungere ad autonome (entro certi limiti) forme di pensiero ed azione. La discendenza lupina, a cui appartengo, si è rivelata più adatta dei canidi della schiatta del Canis aureus (sciacallo dorato). Noi riconosciamo la figura di un capobranco e ci lega la solidarietà per i compagni di branco, la cui coesione è fondamentale, qualità apprezzate nell'esercito. Non siamo come quegli eterni giocherelloni e scansafatiche, colmi di straripante amore per il primo cretino che passa ed offre un biscotto. Il nostro difetto, forse, è quello di non vedere nel padrone un genitore ma il leader del branco: siamo legati da, se me lo consentite, una fedeltà "da uomo a uomo". Questo sentimento si sviluppa intorno al quinto mese d'età: poi, non ci sono pigne. Ciò comporta il riconoscimento dell'autorità di un solo individuo nella vita, comunque a rischio nel momento in cui emerga una sensibile debolezza. E a quanto pare, la signora Miru non ha ben compreso questi meccanismi.
Io ero di stanza a Sebastopoli, sommergibilista, prima che rovinose cadute di muro e glanost' varie provocassero il collasso della Flotta del Mar Nero. Noi cani militari siamo quindi divenuti ingestibili e da allora è cominciata la nostra diaspora nell'ex Unione Sovietica e in Europa orientale. Dopo molte vicissitudini, sono giunto in Italia con un pullman carico di polacchi che in un solo viaggio tentavano di vedere il papa a Piazza San Pietro, vendere cimeli sovietici e acquistare beni irreperibili in Polonia. La signora Miru si è intenerita, quando mi ha notato nel parcheggio del Mercatone di Palmanova. In cambio dello swatch al polso e di 50 euro ha ottenuto me, un binocolo militare, un cappello della VoPo, una bibbia ortodossa, un gatto in quella che ritenne malachite ma risultò plastica e una madonna placcata in oro zecchino su base di legno.

martedì, aprile 11, 2006

Che Italia sarebbe?

Serena, l'amica di Federica, dal Silvio Fans Club:

Vinciamo!!!
Ciao! Sono impaziente di sapere come andranno a finire queste elezioni ma sono sicura che vinceremo. Io e la mia amica Federica stiamo Pregando e spero che questa "vicenda" finisca bene perchè che Italia sarebbe senza Berlusconi?Ciao a tutti! Vi scriverò presto. Serena.

[questa "vicenda".]

lunedì, aprile 10, 2006

Cambiamento di programma

miru: Niente, cambiamento di programma: non usciamo a baciare uomini a caso.
anna: No, però uscendo a tirare calci nei maroni a uomini a caso dovremmo avere probabilità del 49% di beccare quello giusto.

Dubbi del tardo pomeriggio



Ci piacerebbe magari saperlo.