lunedì, ottobre 11, 2004

Paure

Al primo posto tra le paure dei britannici non c'è il terrorismo, ma i ragni. La cosa ha senso, se si pensa che per un normale essere umano è molto più probabile uscire di casa e imbattersi in un peloso ottozampe aggrappato allo stipite (esperienza personale) che in un uomo di Al Qaeda disposto a terminarti con ogni mezzo. Al terzo posto ci sono i serpenti, al sesto il dentista, mentre a sorpresa la morte è solo quinta, dopo il terrore dell'altezza: significa che trovarsi al trentesimo piano e guardar giù fa più paura che fracassarsi al suolo? Misteri dei sondaggi. Va detto che questo è stato commissionato dalla Universal Pictures per il lancio del DVD di Van Helsing. Inutile dire che i vampiri non si sono classificati.
Neanche le suocere, ma questo è un mio problema.

domenica, ottobre 10, 2004

So many Internets, so little time

C'è una coincidenza che lega le sorti dei Washington Redskins e delle presidenziali americane: se i Redskins perdono nell'ultima partita in casa prima delle elezioni, il partito del presidente in carica perde la Casa Bianca.
Succede dal 1936, quando si chiamavano ancora Boston Redskins, vinsero contro i Chicago Cardinals e Roosevelt fu rieletto.
L'ho letto sugli internet, naturalmente.
Se quest'anno gli arbitri sono della Florida, possiamo stare tranquilli.

sabato, ottobre 09, 2004

Andar per mare

"Tanti italiani hanno rinunciato al sogno di andar per mare per il timore di avere addosso le saette della Guardia di Finanza. Ora, con le nuove norme, si può acquistare una barca sotto i sette metri e mezzo senza dover denunciarla al fisco", ha detto oggi Berlusconi durante l'inaugurazione del Salone Nautico di Genova. E vogliamo mettere "la possibilità di tanti padri di famiglia di portare a spasso i propri figli e la propria signora senza incorrere in rischi"?
Sì.

giovedì, ottobre 07, 2004

Piume, di nuovo

Riecco i teorici del Tirannosauro piumato, ipotesi che qualche anno fa fece infuriare i creazionisti e infastidì gli evoluzionisti: di burla, a quanto pare, si trattava.
Ora, sempre dalla Cina, deposito inesauribile di dinosauri e di piume, spunta questo soffice parente: il feathery dino ha tre dita per zampa, mascella prominente, e una bella lanugine che lo fa somigliare a un tacchino. Ci risiamo.

Per me il migliore T-Rex con le piume (tante piume, e anche un bel po' di lustrini) resta Marc Bolan.

mercoledì, ottobre 06, 2004

Dacci oggi il nostro panino quotidiano

Lo dicono gli "scienziati britannici dell'università di Oxford": il miglior afrodisiaco è un sandwich con fichi, miele, ricotta e arancia. La "scienza" applicata al panino ha infatti individuato cinque combinazioni-tipo per affrontare i diversi momenti della giornata. Mele e burro d'arachidi vanno bene per la palestra, pollo tikka e salsa di mango per le riunioni di lavoro, tonno affumicato e crema di formaggio per dormire bene, mentre cioccolato e banana sono ok per i postumi di una sbronza. È possibile che in questo momento i miei neurotrasmettitori abbiano bisogno di un po' di curry, ma qui non siamo molto lontani dalla fede nelle virtù rinfrancanti e corroboranti di una buona cuppa tea.
Trinity College - Barbara Pym* 1-1.

*Che fa dire a uno dei suoi personaggi: I'm not one of those excellent women, who can just go home and eat a boiled egg and make a cup of tea and be very splendid, but how useful it would be if I were!

mercoledì, settembre 29, 2004

Spiegatemi

Via Ultimate Insult, il sito "Adopt a sniper". Parliamone.
Ho cercato qua e là, forum compreso, indizi concreti che possa trattarsi di uno scherzo, a conferma della prima impressione (che è stata, ovviamente: ah, ah!).
Non ne ho trovati. Ho letto anche la faq e sono confusa.
Adesso vado a dormire; se pensate che sia il caso di spiegarmi un paio di cose sull'utilità sociale dello snaiperaggio e dell'adozione a distanza di franchi tiratori, lasciate due righe nei commenti che domani ne parliamo.

Astenersi non estimatori di John Cleese

Basil: How do you do doctor. Very nice to have you with us, doctor.
Mr Abbott: Thank You.
Basil: And Mrs Abbott, how do you do.
Mr Abbott: Dr Abbott, actually.
Basil: …I’m sorry?
Mr Abbott: Doctor Abbott.
Mrs Abbott:
Two doctors.
Basil: (to Mr Abbott) You’re two doctors?
Mrs Abbott: Yes.
Basil: Well, how did you become two doctors? That’s most unusual… I mean, did you take the exams twice, or…?
Mr Abbott: No, my wife’s a doctor…
Mrs Abbott:
I’m a doctor.
Basil: You’re a doctor too! So you’re three doctors.

Fawlty Towers, # 8, "The Psychiatrist"

E, nello stesso episodio, "a woman, you know: opposite person of the contradictory gender".
Astenersi non estimatori.

martedì, settembre 28, 2004

Come ordinare a un iracheno di togliersi il parrucchino

Boing Boing pubblica oggi un estratto della guida visuale Kwikpoint usata dai soldati della coalizione in Iraq, osservando come a un'iconografia infantile dall'"estetica semplificata" corrisponda un contenuto violento, con esiti inquietanti.
Vuoi perquisire qualcuno, controllare che sotto un eventuale parrucchino o sotto la lingua non nasconda armi, informarti sull'esistenza di trappole esplosive e di attentatori suicidi? Basta indicare con il dito l'immagine appropriata.
Sbrigativo ed efficiente, parte prima e parte seconda. Se non facesse paura farebbe ridere.
La Kwikpoint propone anche un'"Iraq cultural smart card", con informazioni su religioni, usi, costumi e festività del luogo: e anche con la cultura siamo a posto.

Agenzia Walrus/la Sars

Il Corriere titola "Sars, 'probabile' contagio umano in Thailandia": una donna è morta dopo essersi presa cura della figlia malata. Le autorità: nessuna prova che il virus sia mutato.
E per un momento, penso: nessuna prova della contagiosità della polmonite atipica? Ma allora, le famose mappe del contagio? Tutta gente che somatizzava? E le magliette spiritose con la scritta "close enough to read this, close enough to get Sars", me le sono sognate?
Poi si legge l'articolo e si capisce che l'autore chiama Sars l'influenza aviaria: sapete come vanno queste cose, arriva l'autunno e con le epidemie a noi generazione-Crichton ci prende sempre un po' d'emozione. Il modello giusto è però l'H5N1 e siamo preparati da tempo all'eventualità che sia pericolosissimo, visto che ha compiuto quei due-tre allarmanti salti di specie (polli, maiali, felini?) per arrivare appositamente fino a noi e farcela pagare.
Una giovane dottoressa di mia conoscenza aveva etichettato già la Sars come la nuova peste del secolo, secondo lei "causata dalla sporcizia dei cinesi che dei cibi mangiano tutto perché sono vunci". Testuali parole.
Viene da chiedersi cosa penserebbe adesso del micidiale virus dei polli, roba vuncia, vuncissima anche questa. Speriamo almeno che non vada a spiegarlo a quelli del Corriere.

domenica, settembre 26, 2004

Nostradamus - the final cut

Il Coro dell'Armata Rossa canterà per il papa il 15 ottobre.
L'esibizione potrebbe aprirsi con l'esecuzione degli inni nazionali vaticano e russo.
Se c'era una cosa, in quell'impreciso di Nostradamus, che parlava a questo animo scettico e materialista era la faccenda dei cavalli cosacchi e delle fontane di San Pietro.
Adesso potete anche dirmi il terzo segreto di Fatima.
Tanto, ormai.
I ghiacciai, per il momento, si sistemino là in fondo. Grazie.
In ritardo come al solito.

martedì, settembre 21, 2004

Faccio tardi/2 - Frenzy

– Che poi, questo, ha ammazzato la moglie in Austria (e in Alta Austria, mica a Klagenfurt), l'ha fatta a pezzi, li ha chiusi in tanti sacchetti e se li è portati in Italia, dove li ha distribuiti nei cassonetti di tutta la Bassa Friulana. Ma si può?
– Scomodo, dici?
– Da scemi!

lunedì, settembre 20, 2004

Faccio tardi/1

L'sms è uno dei soliti suoi:
"bloccato mentre uscivo per un omicidio, poi ridimensionato". (avrebbe dovuto essere: "bloccato mentre uscivo, per un omicidio poi ridimensionato": la virgola equivoca fa pensare a un killer che ha appena ricevuto un incarico).

La telefonata arriva mentre mi sto ancora chiedendo come possa ridimensionarsi un omicidio ("il morto c'è, ma non è omicidio", "il morto non è morto", ecc.).
– Faccio tardi, comunque la storia è confusa...
– Cioè non è un omicidio?
– Insomma, c'è questo austriaco che ha confessato di aver ucciso la moglie e di averla fatta a pezzi, che poi ha seppellito in giardino a Lignano.
– ...
– Poi però è emerso che la cosa sarebbe successa in agosto. E neanche a Lignano.
– E il tipo si è inventato tutto?
– No no, questo ha ammazzato la moglie e l'ha fatta a pezzi.
– Ah!
– E li ha seppelliti in giardino. Solo che adesso devono appena mettersi a scavare per cercarli. In Austria. Faccio tardi, ma non tanto tardi.

Dicesi omicidio ridimensionato quello che fa notizia, ma meno.

Lezioni di stile a 1,20 euro

Nel magazine del Corriere della Sera mi imbatto nel pezzo di Lina Sotis su Generazione "Lav", che mi istruisce sul cambiamento dello stile "dai tempi di Marella".
Ed è così che al modico prezzo di euro 1,20 (quotidiano+supplemento) ricevo questa informazione: "Attorno a Lavinia Borromeo, la sposa di John Elkann, avanza una moltitudine di giovani ragazze decise e grintose, che vanno all'attacco della vita con i lunghi capelli sciolti". Segue una spedita descrizione dell'abbigliamento di circostanza delle ragazze confrontato con quello delle nonne, che ai loro tempi si sposavano tutte in visone e castorino, cioè "quelle stesse pellicce che adesso vengono considerate importabili da ogni signora elegante e che si vendono a prezzi bassi perché le possano acquistare le casalinghe".

E io mi rendo conto in un improvviso attimo di lucidità che:
– le signorine con i lunghi capelli sciolti di cui si parla con tale fervore non stanno tecnicamente andando all'attacco della vita (articolo già acquisito) ma al massimo si preparano a un cocktail; e con la grinta siamo a posto, direi.
– con tutto il male detto e pensato da sempre su Miss Italia, adesso quelle ragazzine dal lessico devastato e dall'immaginario impoverito mi inteneriscono; loro, e le loro madri così classe media da potersi finalmente permettere il castorino.

Tra queste due minime rivelazioni, poca cosa, trovo anche il tempo di pensare che come sempre la signora Sotis, al solito, impartisce lezioni di bel vivere con tono scettico e semiserio mentre di fatto incensa stili di vita accessibili ai meno, fabbricando e descrivendo un'"alta società" che di fatto già sconfina nel demi-monde.
Tutto questo cortigiano scomodarsi (che sembra dominare tutta la rivista, e non solo l'articolo sulla moltitudine di giovani donne grintose con i capelli sciolti) è offensivo e banale.
Di più: è "importabile".

domenica, settembre 19, 2004

Self-made men

Siniscalco dice che da noi non avrebbe potuto esserci un Bill Gates: sarebbe finito in carcere.
Sì, certo. (E qualcuno faccia notare al ministro che papà Gates non gestiva un baretto)
In compenso, non spiega come abbia potuto esserci un Silvio Berlusconi.

sabato, settembre 18, 2004

Riposini

Ecco come deve arrangiarsi un ragazzo per farsi una dormita in santa pace. (e poi, non dicevate che sono tele-igienico?)

giovedì, settembre 16, 2004

Rembrandt era strabico

E così Rembrandt partiva in vantaggio, dopotutto: era strabico. A lui riusciva facile mettere a fuoco gli oggetti e appiattire le immagini per rappresentarle. Soffriva, dicono, di un disturbo corneale che gli risparmiava la fatica di chiudere un occhio, per il semplice fatto che mentre un occhio fissava un punto, l'altro era in tutt'altre faccende affacendato. Niente tridimensionalità, problema risolto, "svelato il segreto del genio di Rembrandt". Per questa scoperta dobbiamo ringraziare uno studio neuroscientifico condotto dall'Università di Harvard.

Sono sempre affascinata e orripilata dagli effettismi dell'informazione e dall'entusiasmo con cui vengono ribattuti dalle agenzie di stampa. I giornali abbondano di enigmi risolti, a farci caso: dalla scoperta in un antichissimo affresco austriaco dell'immagine di Mickey Mouse (un Topolino di 700 anni fa!) all'analisi astronomica di un dipinto di Van Gogh e alla rivelazione che Ramses II soffriva d'artrite.
Prima o poi ci diranno che Renoir era miope, ecco cos'era.
Noi ci faremo una bella risata.

If you wish

Insomma, 18 mesi dopo l'invasione dell'Iraq, il Segretario Generale dell'Onu dice che la guerra era, dopotutto, illegale.
Ma lo esprime a modo suo:
Q: So you don't think there was legal authority for the war?
A:
I have stated clearly that it was not in conformity with the Security Council - with the UN Charter.
Q:
It was illegal?
A:
Yes, if you wish.

Yes, if you wish.
Del resto, nella stessa intervista, afferma che la road map è "in deep, deep distress". È più che in difficoltà, sembrerebbe; ma possiamo forse pretendere che il Segretario Generale delle Nazioni Unite si sbilanci due volte nello stesso discorso, di questi tempi?
Paul Reynolds, nel suo commento all'intervista ad Annan, si sofferma sulla scelta delle parole in diplomazia. Per esempio, la risoluzione 242 successiva alla guerra del 1967 in Medio Oriente chiede "il ritiro delle forze armate israeliane da territori occupati nel recente conflitto". "Territories", non "the territories": l'assenza dell'articolo permette a Israele di dichiarare la propria conformità alla risoluzione, limitandosi al ritiro da alcuni territori. La versione francese cita in effetti "des territoirs", ma viene solitamente ignorata.
Su quello che l'Onu dice e non dice, fa, non fa o fa troppo, la puntata di Report di venerdì scorso è stata esemplare. Ho ripensato alle parole di Giandomenico Picco, oggi.
Altri tempi e altre persone.
I'm deeply, deeply distressed.

martedì, settembre 14, 2004

Una ragazza all'antica

Ma parliamo di Tony Blair. Per i due fan di Shakespeare che circolano in questo blog, sarà interessante sapere che ieri il Primo Ministro inglese, parlando a Warwick davanti ai sindacati, ha esordito parafrasando il suo omonimo in Giulio Cesare:
"I come here to praise Warwick not bury it",
ricevendo una accoglienza tiepida e qualche sorriso a denti stretti.
Il Mirror di oggi gli dedica il titolo "From bard to worse". Sulla classe operaia piovono pietre sette giorni su sette, come dice Ken Loach, e questo è quello che si ottiene facendo i simpatici sul problema delle pensioni.
Oggi c'è di meglio: Blair si dichiara sconvolto dal cambiamento climatico.
Non se ne può più, in effetti. Per citare alla lontana Jane Austen, questo tempaccio ci mantiene in un permanente stato di ineleganza. Che è esattamente quello che stavano pensando i 47 morti e 114 feriti di oggi a Baghdad.
Solo oggi e solo a Baghdad.
Sono una ragazza all'antica, io ancora mi scandalizzo.

domenica, settembre 12, 2004

O, o, o, o, that Shakespeherian rag

Non so quanti ammiratori del bardo capitino da queste parti, ma la scoperta via Reuters di questo ricchissimo sito della British Library sugli "in quarto" di Shakespeare a me ha risolto il pomeriggio domenicale. Sarà che ho ormai sublimato le lezioni di un certo temuto e scarmigliato professore di Ca' Foscari in un'esperienza mistica e totalizzante (lo giuro, siamo a livelli di paradiso artificiale). Oppure sarà semplicemente che oggi piove. Che sono una ragazza popolare, invece, già si sa.

E poi, la conoscete, no, la storia del tipo bello, ricco, nobile e scandinavo (quello biondo in calzamaglia) a cui appare il fantasma del padre e che si vendica con lo zio amante di mammà? Allora consiglio un'occhiata a Hamlet - the text adventure.
Cosa darei per risparmiare alla dolce Ofelia la pazzia e la successiva morte per acqua tra ghirlande di fiori. Già sarebbe tanto evitare di accopparle il padre.
Ma sì, ok, si chiama tragedia.

sabato, settembre 11, 2004

Y chromosome

Irritabilità, depressione, mal di testa, lacrima facile e quel vago istinto omicida, anche voi?
I ricercatori dell'Università di Derby lo confermano: tutto uguale, meno la ritenzione idrica.
Sorry, guys.