martedì, gennaio 27, 2004

Mai sottovalutare la potenza di Xbox

Gli avvocati della Microsoft minacciavano di far causa al diciassettenne canadese Mike Rowe per il nome del dominio www.mikerowesoft.com. C'è da dire che gli avevano offerto ben dieci dollari per evitare il processo. Lui ne voleva diecimila.
Adesso lo hanno convinto con:
una console Xbox
una gita premio a Redmond
un corso di certificazione Microsoft.

In compenso, in questo momento, sul suo sito ci sono 37 utenti registrati e 1453 visitatori.
Compresa la pollastra che sta scrivendo.

lunedì, gennaio 26, 2004

To be a girl

"To be a girl, it goes a lot deeper than that. Yes, you are speaking to the person you thought I was - the keyboard player in Jethro Tull".

David/Dee Palmer, ex tastierista dei Jethro Tull.

sabato, gennaio 24, 2004

mercoledì, gennaio 21, 2004

Piacere, Vladilena

Il 21 gennaio 1924, alle 18 e 50 (ora di Mosca), moriva Lenin. 80 anni dopo, c'è chi vorrebbe toglierlo dal mausoleo e seppellirlo e chi vorrebbe tenercelo. Il 65% dei russi pensa che Lenin abbia avuto un influsso positivo sulla storia del paese, il 26% pensa di no e il 9 % non lo sa. Un sondaggio in profondità rivela però che solo il 9% degli intervistati crede che l'ideologia di Lenin condurrà a un futuro migliore.

In India giorni fa si è tenuto un incontro tra Lenin, Stalin, Puskin, Gagarin, Chruscev e una giovanissima Pravda: in una zona a sud del paese molti abitanti, figli o nipoti di persone che sono cresciute o hanno studiato in Russia portano nomi russi e sovietici. Lenin, come si conviene, ha tenuto il discorso inaugurale.

lunedì, gennaio 19, 2004

Astuzie

Il chihuahua Sandy (11 anni) è guarito dalla tristezza quando hanno incollato sulla finestra del suo piccolo chalet di legno una sagoma di cartone della sua amica cagnolina, Rosie, passata a miglior vita alla bella età di 15 anni.
Non vedo perché nel mio caso non potrebbe funzionare una sagoma di cartone a grandezza naturale del Compagno Lenin (ma anche il Maresciallo Tito farebbe al caso mio).
Forse perché il chihuahua è un po' meno intelligente e un po' più incline all'autoinganno?
Se così fosse, perché avrei votato Illy alle ultime regionali?

sabato, gennaio 17, 2004

Nanorama

Sul lifting di Berlusconi, Daniela Santanché ha pronunciato le parole definitive:

"In politica il corpo è un mezzo di lavoro, anche la remise en forme può essere strumento di comunicazione [...] Negli Usa, dove sono anni luce avanti a noi in queste cose, nessuno si scandalizza più. Reagan i lifting li faceva e tutti lo sapevano, questo lo rende forse un presidente meno grande?"

giovedì, gennaio 15, 2004

Cosa vuole quest'uomo da me

"... dobbiamo inventare nuove artificiosità concettuali per render conto di ciò che vediamo quando incontriamo qualcuno che appare e si comporta come un essere umano. Come facciamo a sapere che lo è?"
Niklas Luhmann, precedentemente noto come "cosa vuole quest'uomo da me?"

È ufficiale: qualunque cosa fosse, sembra averla misteriosamente ottenuta. Non si finisce di imparare.

martedì, gennaio 13, 2004

La 25ma ora

Bisogna essere stati a Gorizia per capire quanto sia comicamente incongrua l'apparizione - nella tarda serata - di un autobus con la scritta "servizio notturno - hotel cittadini" che si aggira illuminato e regolarmente vuoto (una specie di vascello fantasma) sui sampietrini del centro storico.

Ma qui le cose funzionano come ai tempi dell'Impero. Ah, se funzionano!
Per esempio, voi vi lamentate per gli scioperi selvaggi dei trasporti?
Ebbene, guardate l'orario del nostro autobus notturno. Inizio corsa alle 24.25, fine corsa alle 25.00.
Siamo la Nizza austriaca. Aperti 25 ore su 25.
Benvenuti - willkommen - dobrodosli - benvignus.

mercoledì, gennaio 07, 2004

Modest proposals

Ah, già, mi sono dimenticata di fare gli auguri al nostro tricolore.



Poteva andare peggio. Mi tornano in mente i progetti di qualche tempo fa per la nuova bandiera della Slovenia (l'attuale è troppo simile a quella della Russia e a quella della Slovacchia, credo).
Vedere per credere: queste sono alcune proposte, e questi i vincitori del concorso indetto nel luglio 2003 dal Parlamento sloveno. Con il Triglav sempre lì lì per trasfigurarsi in un elettrocardiogramma con esito tragico.
Poi, meno male, sono mancati i fondi.

Tit for tat

Da circa una settimana i visitatori provenienti da oltre 150 nazioni subiscono un controllo di sicurezza alle frontiere americane: fotografia, impronte digitali.
Il Brasile, con una misura speculare a quella messa in atto dagli Stati Uniti, decide che tutti gli americani che entrano nel paese siano sottoposti alla stessa procedura: fotografia, impronte digitali.
Ergo: gli Stati Uniti protestano. Perché loro applicano questa procedura nei confronti di molti paesi, mentre il Brasile la applica solo agli Stati Uniti.
La cosa rientrerà (quando gli Stati Uniti deprecano sono imbattibili), ma io mi segno il nome del giudice brasiliano: Julier Sebastiao da Silva.

martedì, gennaio 06, 2004

Che ne so

"... ma hai ragione, devi ritornare padrona del tuo tempo. Rallentare i ritmi del lavoro. Dedicarti alle cose che ti piacciono, riservare qualche ora alla settimana allo studio, allo sport, allo svago!"
"E già."
"Come un tempo, quando riuscivi a fare tutto in scioltezza, senza arrivare a fine giornata stravolta!"
"Appunto."
"Riprendere lo studio dell'ebraico, perché no!"
"Vero."
"Che ne so, fare la pasta in casa!"
"..."

lunedì, gennaio 05, 2004

The Nightmare after Christmas

Il film della Vigilia di Natale a casa dei suoceri è quasi pronto (sottotitolo: "te piace 'o alberello a fibre ottiche?").
Viola almeno tre regole del Dogma ma pensavo di più.
In compenso, noto con delizia che dopo anni di duro lavoro sul personaggio ho messo su una discreta odiosa faccia di culo.
Il prossimo anno propongo un ritorno al muto.

sabato, gennaio 03, 2004

Perma-tanned

"Italy’s unpredictable perma-tanned millionaire".
Silvio Berlusconi secondo l'EU Observer, che riassume la turbolenta presidenza italiana all'Unione Europea.

venerdì, gennaio 02, 2004

The reverse year

Per il 2004 ho solo cattivi propositi.
Deprogrammarmi, assentarmi, colonizzare i tempi morti, studiare vie di fuga, eludere, deludere.
Salvo poche cose: alcune passioni anacronistiche, il senso dell'ingiustizia, una certa imbarazzante propensione all'imbarazzo.
Direi che su questo si può lavorare.
Auguri a tutti, con affetto, dal Miro.

sabato, dicembre 27, 2003

Serenità e pienezza

"Avere riguardi per tutte le creature non
è soltanto un modo di dire,
ma significa molto più
di quanto si potrebbe supporre.

Per esempio, all'epoca della festa
dei ciliegi in fiore, così popolare,
nessuno stacca fiori dagli alberi,
anche se i rami bassi sembrano invitare
i passanti proprio a questo.
Anche nelle persone comuni si può osservare un
sentimento molto delicato nei confronti dei fiori,
e l'amore per la natura si esprime
in loro sinceramente e senza artificio.
E' raro che un passante colga
un fiore sul proprio cammino, egli preferisce
lasciarlo vivere dove è spuntato;
neppure i bambini strappano le piante
nei boschi; in tal modo si vuole
essere vicini all'essenza del Tutto".

Gusty Herrigel, Lo Zen e l'arte di disporre i fiori

martedì, dicembre 23, 2003

Enough is enough

Anche quest'anno le intenzioni erano buone. Ho perfino comprato e addobbato un albero ecologico alto 180cm modello "zar della steppa" (mettendo da parte per una volta le simpatie bolsceviche). Ho dedicato due giornate alla scelta di regali sensati se non fantasiosi.
Ma oggi ne manca uno alla vigilia, e non sopporto:
– le mail di lavoro con gli auguri di buon Natale;
– in particolare, quello che per fare l'originale mi ha mandato la ricetta del panettone (perché non poteva allegarlo);
– e quelli che sentono la necessità di scrivere BUON NATALE E FELICE ANNO NUOVO tutto maiuscolo;
– i pixel e pixel di babbi natale, renne, slitte, pupazzi di neve e abeti variamente addobbati, ovunque;
– gli uomini che anche quest'anno in ufficio o in redazione si sono fatti fotografare nudi dalla cintola in su, con il berretto di Babbo Natale e le pance pallide esibite sotto una luce al neon effetto-morgue;
– le donne che si fanno fare il calendario "per regalarlo al fidanzato";
– le donne che l'altr'anno si sono fatte fare il calendario, e quest'anno il puzzle. "Per regalarlo al fidanzato";
– il traffico di sms la sera della vigilia;
– le cene che cominciano con i gamberetti, continuano con il salmone, e da un momento all'altro ti aspetti che salti fuori il coniglio con le cozze;
– il concerto di Natale in Vaticano alla tv come tragico sottofondo.
Ne manca uno alla vigilia e darei volentieri fuoco allo zar della steppa. A giudicare dal raschiare asmatico delle luci intermittenti, credo che ci penserà da solo.

lunedì, dicembre 15, 2003

- 9 alla Vigilia

Nota bene
Oggi non parlerò del Bafometto estratto dalla cantina di Tikrit questo weekend. Ma, ma... sento sospiri di sollievo?

Das Unheimliche
Il ritorno del rimosso, la coazione a ripetere, il familiare che improvvisamente cambia senso e diviene spaventoso e angosciante. È il perturbante secondo Freud.
Ma metteteci un alberello a fibre ottiche e un eccesso di decorazioni ed è il Natale a casa di mia suocera.

La mia impassibile metà anche quest'anno per il suo compleanno ha ricevuto un maglione da perfetto catechista (girocollo, color cincillà suicida, più grande di due misure) con la solita compostezza tibetana.
Intanto per Natale ci è stato prospettato con una certa insistenza un regalo inquietante: una pentola a pressione per due persone ("è una di quelle cose che se non te le regalano non te le compri": chiediti se c'è un motivo valido). L'oggetto domestico ha cominciato a visitare la mia coscienza, portando con sé due rivelazioni di un certo impatto:
1. il concetto di sorpresa: forget about it.
2. Babbo Natale: è mia suocera.
- 9 alla Vigilia. Il gioco si fa duro.

giovedì, dicembre 11, 2003

La stoffa dei palestinesi

Pensandoci bene, perdere di vista tren-ta-quat-tro cinesi non è poi così grave.
Il 1° novembre scorso l'Aeroporto di Los Angeles ha preso in consegna un'intera mostra itinerante del Palestine Costume Archive per effettuare i controlli di sicurezza ai raggi x. Ecco come ti perdo mezzo secolo di storia palestinese al Terminal 4. La notizia è riportata da Electronic Intifada, la fonte è un comunicato stampa dello stesso Archivio. Si trattava di Symbolic defiance: Palestinian costume and embroidery since 1948: materiale mai esposto in precedenza, tra cui abiti tradizionali degli anni '50, '60, '70 e '80, rari vestiti dell'Intifada e ricami politici.
Dell'esposizione si sono definitivamente perse le tracce; dopo tre settimane sono state sospese le ricerche.

Ma l'Archivio ha deciso di curare nuovamente la mostra, questa volta dividendola in due parti: una con il materiale tessile (che sarà esposta in tutti i paesi, tranne gli Stati Uniti), l'altra con materiale esclusivamente grafico (che circolerà negli Stati Uniti), più facilmente rimpiazzabile se sarà nuovamente smarrita.