Visualizzazione post con etichetta sentimentali. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta sentimentali. Mostra tutti i post

giovedì, giugno 24, 2010

Vat a fer inculè

[Dagli status di Facebook, via motore di ricerca.]

E POI NON VENITEMI A DIRE CHE SE CHIAMAVANO CASSANO MICCOLI E UTILIZZIVA DI PIU PAZZINI ERAVAMO FUORI ALLE QUALIFICAZIONI MARCELLO STAVOLTA HAI TOPPATO VAT A FER INCULè

DINC ASPETTA ALTRE 4 ANNI P'ARVEDE'... ROSSI,CASSANO,MICCOLI,BORRIELLO E BALOTELLI???? MA ARVATTEN'AFFANCUL N'ATRA VOTA E VA SUNA' LU PIFFER NGHELU' CUL CHI TENUT A BERLINO

siamo andati a giocare il campionato del mondo con i due centrali della juve che e arrivata dopo il bari in campionato che squernu che nervosu balotelli cassano miccoli grosso materazzi cassetti totti continu none no che nervosu

ma ci volevevano i bober cassano e miccoli no quatro mocoli da avanti siamo dati casa quello alenatore che non ci campice niete di palone e solo vercognia si che ci capice il prosimi anni il alenatore cesare padelli

sabato, giugno 19, 2010

Riposizionamento tattico

Va' a farti fottere
Sporco figlio di puttana.

Nicolas Anelka.

Originale qui.



Nicolas Sebastien Anelka, nato a Versailles il 14 marzo 1979, è un attaccante del Chelsea e della Nazionale francese. Ha assunto il nome islamico di Abdul-Salam Bilal da quando si è convertito all'Islam. Non inserito nella lista dei 23 convocati per i mondiali del 2006, dice: "La mia assenza è una vera vergogna. Ero pronto". Da allora compone versi occasionali.

[Grazie a Sten per André Robert Raimbourg.]

martedì, giugno 15, 2010

È mancato solo il risultato

[Dagli status di Facebook, via motore di ricerca.]

cosa penso dell'eserdio"indimenticabile"....dell'Italia....?????beh, tolti De Rossi, Camoranesi e giustificato Buffon........ANDATE A PASCOLARE LE CAPRE!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!Se e quando incontreremo qualcuna delle favorite, CE GONFIANO COME LE ZAMPOGNE!!!!!!!!!!!!!!!!!VERGOGNATEVI!!!!!!!!!!!!!FATE PENA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

Caro Buffon, in futuro ti cosniglio di giocare meno a poker e più a calcio.....

buffon schienato sv - zambrotta c'hai un età ndo vai 6 - cannavaro fateje na flebo 5 - chiellini spazza spazza 5 - criscito chi te raccomanna 5 - montolivo barcollo ma non mollo 6,5 - de rossi tessera del campione 7.5 - jaquinta se nun te va dillo 5 - pepe c'ha du sinistri ma con impegno 6 - marchisio ladrone de polli 4 - gilardino avverbio di centravanti 4

NON OSTINARTI A METTERE MARCHISIO COME TREQUARTISTA, PERCHE' IL TREQUARTISTA NON CE L'ABBIAMO...VOGLIAMO UN 4-4-2 CON BUFFON -CANNAVARO, CHIELLINI, ZAMBROTTA, MAGGIO - PEPE, DE ROSSI, MONTOLIVO, CAMORANESI - DI NATALE, GILARDINO....ASPETTANDO L'UNICO GIOCATORE DI CLASSE CHE ABBIAMO..PIRLO!

buffon...cannavaro..."chiellini" incredibile questo...camoranesi per marchisio...iaquinta....ma do otto nare italia?????? non si vede neanche che a lippi ghe piase la juve....ridicolo!!!!!! con in panchina il capocannoniere di natale che ha fatto piu gol lui da solo che tutta la juve messa insieme....e pazzini....

é allora che vuoi farci, il calcio è fatto cosi, giochi,tiri poco contro la porta avversaria chi ci contrasta tira una sola voltaverso Buffon( che non esce) e di testa realizza, gool, rischiando addiritura di vincere la partita( mi vien freddo al sol pensiero)Per nostra fortuna la qualità e l'orgoglio dei campioni del mondo in carica ,fa si che si ristabilisca presto parita con un gool del san De Rossi, cosi da suplire alla scarsa vena realizzattrice delle nostre punte.

nn so se avete visto la partita di ieri sera....ma sta partita si doveva vincere...mi è sembrata un pò villa arzilla st'italia...bah...nn per male...ma buffon che io considero un mito ke mi esce per problemi alla skiena è un segno ke sti mondiali nn fanno per noi...bah...nn voglio sembrare l'uccello del malaugurio ma forse i troppi soldi hanno fatto perdere il vero senso del gioco-calcio...

st***zzzzzzzz..........!!!!!!!! faj semp o buffon annaz ecumpagn tuoj!!!e poi quand staj sul tu te pisc sott!!!

Buffon e Marchetti SV Zambrotta 6 Cannavaro 5 Chiellini 6 Criscito 6 De Rossi 7.5 Montolivo 6.5 Pepe 6 Marchisio 2 Iaquinita 3 Gilardino 4 Camoranesi 0 Di Natale SV Lippi - 100: Pazzini in panca è da denuncia.

grazie a buffon ci siamo presi un goal c'hann fatt nu gol senza jucà p'nnind L'Italij ha paregg't....

anke se un po sofferta un ottima partita e mancatosolo il risultato

BUFFON ROTTO SUBITO CHIELLINI HA FATTO IL FALLO DELL'1 A 0 PARAGUAY CANNAVARO NN è SALTATO X PRENDERE LA PALLA KE POI SAREBBE STATA BUTTATA IN PORTA DAL PARAGUAIANO.MARCHISIO NN S'è VISTO TUTTA LA PARTITA PEPE CORRE A VOTO IAQUINTA è PIU FERMO DELLA MI NONNA E POI LA PRIMA SOSTITUZIONE KI METT? CAMORANESI(QUEST'ANNO ZERO PARTITE)LIPPI BASTA CON IL METTERE SL LA JUVE.FANNO CACARE LO VOI CAPI.ACCIDENTA A TE.VAFFANCULO!

Discreta Italia: Più:gran personalità e coraggio. Buona tenuta atletica e mentale. Molto bene il 4-4-2. Ottimi Montolivo, De Rossi, Pepe, Criscito. Meno: Poco incisiva avanti, Gila troppo solo. Marchisio equivoco tattico, manca chi accende la lampadina dalla trequarti in su (Pirlo torna subito!). Di Natale spesso evanescente in nazionale. Peccato Buffon, ci ha bruciato il cambio del Pazzo per un esausto Gila.

Secondo Me La Nostra Salacinesca Ci Salvera Il Culo Tante Altre Volte...Speriamo Che ci Porta Di Nuovo Sul Tetto Del MONDO...

giovedì, ottobre 05, 2006

Miru, pat pat pat



"Risponde 'sì' quasi un allenatore su tre".
Grassetto mio. Neanche un allenatore intero, solo un pezzo.

Ore 15.00. La paziente è lucida, presente a se stessa e reagisce ottimamente al dosaggio di pat pat pat somministratole. Sono concesse le visite, ma si raccomanda di utilizzare solo parole che non contengano la lettera b.

lunedì, agosto 28, 2006

Un'inconfessabile tenerezza

interisti, you know I love you

"Mezza squadra dell'Inter vice campione del mondo".

Luglio 1970, i mondiali erano questi.

Momento-verità: sono stata battezzata dal fratello prete di Tarcisio Burgnich. Con Dio non ha funzionato, ma per l'Inter provo un'inconfessabile tenerezza.
Però adesso buttate a terra quello scudetto e mani in alto.

giovedì, luglio 27, 2006

Strangers when we meet

– Scudetto all'Inter, ti pareva.
– Io te lo devo dire.
– Cosa?
– Sono un po' interista.
– Eh?
– Ma sì, lo so, non mi interesso molto al calcio...
– L'hanno intuito in tanti: quando Grosso si è avvicinato al dischetto, tu hai cominciato ad accenderti la pipa.
– Però se devo tifare tifo Inter.
– La pipa. E prima di una partita chiedi "quanto dura?" come se fosse un film.
– Fin da bambino, ecco.
– Sei interista da cinque minuti e hai già vinto uno scudetto. È il culo del principiante.
– Adesso lo sai. Peccato, il prossimo anno le nostre squadre giocano in due serie diverse.
– Peccato, noi da stasera dormiamo in due letti diversi.

lunedì, luglio 10, 2006

Keep it up - 12 punti



Dovrei dire che stacco per poco più di una settimana e baciare e abbracciare tutti. Però su questo blog non si sa mai cosa succede.
Riassumendo:
1. Sono felice.
2. Vi bacio tutti.
3. Con Gattusino ho un transfert non da poco.
4. La sera della semifinale avevo avuto Il Segno: strade ormai completamente deserte, fermo all'incrocio davanti a me uno su una vecchia Cinquecento, tettuccio aperto e bandiera sventolante. Ci siamo fissati per una decina di secondi, poi ha sgommato e ha ripreso il giro dell'isolato. Mi è tornato in mente mio padre, e ho capito che la Cinquecento era tornata per farci vincere la finale, stavolta (ripetizione con variazione). Nota: l'ho rivisto ieri sera, si ricordava anche lui perché mi ha salutata agitando la mano dal tettuccio. Pensavate che adesso avessi le visioni, vero?
5. Ho un simpatico ritorno del rimosso che sta prendendo pieghe strane.
6. Parlo con le piastrelle del bagno e con le macchie sui muri.
7. La novità è che le piastrelle e le macchie mi rispondono.
8. Posterò, commenterò, leggerò la posta. Probabilmente.
9. Il signor G. è tra le braccia ansiose e amorevoli di mammamir.
10. Vi lascio una cosa sulla Palestina e poi interrogo.
11. Ribacio e riabbraccio tutti, quattro volte campionesse e campioni.
12. Ci sentiamo da lì.

domenica, luglio 09, 2006

Sei punti facili facili



1. Melone, pesche, albicocche, uva nera, arancia, succo di limone, chiodi di garofano, vino rosso dal gusto fruttato, un po' di cognac. Io mi sento di metterci anche la gazzosa. Poi dico a voce alta perché sentano tutti che "con la gazzosa ho abbondato". Infine, a mano a mano che le caraffe si svuotano, rabbocco con altro vino. È la mia sangria da mondiali, fa perdere i sensi ma con stile, e non prima di aver intonato tutti insieme il mantra "Gattuso bellebravo".

2. La sera della semifinale, venti minuti prima dell'inno, mentre gli amici confluivano fiduciosi a casa mia mi è venuto in mente di andare a prendere i gelati. Sono uscita zampettando sulle zeppe da dieci centimetri (da qualche giorno ho perso di vista gli infradito-quota zero) limitandomi a mandare un sms: "esco a prendere i gelati, aspettatemi sotto casa". Ho trovato la fila. C'era anche un criminale che voleva tre banana split e due spaghetti eis. Ho mandato un sms: "ho otto persone davanti, ce la faccio".
Nervosismo. F. è venuto a cercarmi in macchina. Mi ha anche intravista, sulla traiettoria di rientro; dice però che a un certo punto gli sono scomparsa dal radar. Abbiamo giocato a pacman per un po' mentre io uscivo dallo schermo per rientrare dall'altra parte inanellando sensi unici.
Intanto andava l'inno. Quello se lo sono persi. Non io, che passando davanti a un bar con il maxischermo ho pensato bene di fermarmi quel mezzo minuto a studiare a bocca aperta l'espressione (convinta, meno convinta, aggressiva, meno aggressiva) dei nostri undici. Questo però a F. non l'ho detto.
Durante il primo tempo lo sentivo borbottare: "'sta pazza!" e "anche l'inseguimento!"
Ha portato bene; quasi quasi stasera lo rifaccio, il numero della lepre.

3. Le finali mi rendono vulnerabile. Nel Bar Da Teo sotto casa, quello frequentato da uno zoccolo duro di omenati baffuti con i capelli (grigi) lunghi e con il gilet di pelle sopra la t-shirt, hanno esagerato con gli anni Settanta: quando sono arrivati a "A Whiter Shade of Pale" sono crollata, a "Penny Lane" ero un mucchietto di ossa e lacrime. Tra oggi e domani comincerò a piangere e a dirvi quanto vi voglio bene: tutto normale, fa parte del decorso mondiali (se mi chiamano Piangina Boobie ci sarà un motivo).

4. Dal racconto di D., in agitazione da notte prima della partita e disturbata da un gruppo di trasfertisti polacchi:
– Alle due cantavano a squarciagola, e nessuno reagiva. Ho dovuto sistemarli io.
– Che hai fatto?
– Voce da prof: "Signori, la festa è finita! Avete 1 minuto per chiudere altrimenti chiamo la polizia e ve ne tornate a casa". E col dito segnavo 1 minuto.
– Ma sei un arbitro, sei.
– Uno ha anche detto "Scusa, buonanotte". E io, con il dito alzato: "Ricorda, 1 minuto".
– Non oso chiederti quale dito.

5. Vai, Gattusino, vai.

6. Intanto, su Google:



La mia ipotesi: slip bianchi con sobri disegnini raffiguranti tibie e peroni; sul retro, la scritta "campioni", in Palatino corpo 24.

[Credits: nella foto beneaugurante, il favoloso Mik]

sabato, luglio 08, 2006

Gattusology

Non vi dico nulla: voi sapete chi merita un voto nel sondaggio di Repubblica.



(ci si prova sempre)

"The hard man of the midfield, the terrier, the spoiler, the warrior", secondo il Guardian. È lui.

Anche oggi il gattusometro è al 100%, stabile.

giovedì, luglio 06, 2006

Codice verde in famigliamir


Che non si dica che in famigliamir ci si risparmia davanti a un gol di Del Piero.

Referto medico:
Mentre esultava per la vittoria della nazionale italiana ai mondiali di calcio trauma distorsivo del primo dito piede sin. Da allora dolore (al dito) ed ecchimosi.

20 giorni di prognosi.

Compagne e compagni, vi presento fratellobbuono. Se vedete uno alto, magro, abbracciabile al 98%, che zoppica per Milano zona Loreto/viale Monza con una scarpa da ginnastica tagliata (la sua personale intepretazione della raccomandazione "indossare calzature aperte"), baciatelo per me.

mercoledì, luglio 05, 2006

Respect

– No, madonna, dentro Del Piero.
– Noooo.
– È finita.
– Sentite un attimo. Del Piero, stagione 1997-98. Respect.
[Silenzio. Mi fissano diverse paia di occhi tra lo sbalordito e l'ostile.]
– Fanno otto anni fa.

E adesso io, Ales e anche il passero esigiamo delle scuse.

Gattusometro oltre i limiti consentiti, oggi.

domenica, luglio 02, 2006

Il gattusometro, oggi

Frase del giorno: "Il cartellino? Me lo mangio!"
Gennaro Gattuso, 2 luglio 2006.

Gattusometro*: 96%.

*(cito dalla definizione di Anna)
Gattusometro: raffinato strumento di alta tecnologia che mette insieme l'influenza di diverse variabili (lunghezza del capello, barba o no, sudato o no, occhietto luccicoso o cupo, divisa o tenuta borghese, tibia o omero in bocca, vicinanza della prossima partita, se sta giocando col Milan o con la Nazionale, ormone femminile, varie ed eventuali) per calcolare l'abbracciabilità del piccolo e ingenuo Ringhio.

Update fondamentale: e che non si dica che qua ci piace buttar via le domeniche. Tamas l'aveva detto, non l'ha fatto, ci siamo rimaste/i male, l'ha fatto, si è già pentito: gattusometro.blogspot.com, un'idea del cazzo, ma forse anche no.

venerdì, giugno 30, 2006

Prepartita

– Ciao mamma.
– Oh ciao stiamo guardando Germania-Argentina.
– Ecco appunto: come sta andando?
– Supplementari.
– Ah.
– Comunque l'arbitro sta da quella parte là.

Al momento: toniometro 75%, gattusometro 95%.

lunedì, giugno 26, 2006

Lightblogging e regola estiva

Inauguro un breve periodo di lightblogging. Entra pertanto in vigore la mia unica regola estiva: "No leopardato, no rosa corallo. Parolacce, vediamo".

Quello che davvero mi preoccupa al momento è che ultimamente ho cominciato a trovare attraente Gattuso. Durante la partita contro la Repubblica Ceca mi sono anche sorpresa a mormorare: "Ma si è imbellito, o cosa? Più capelli, meno capelli? Più barba, meno barba? Cos'è? Il caldo?"
Oggi il gattusometro segna una percentuale di abbracciabilità dell'85%.
Probabilmente ho il transfert facile. Potrei aver bisogno di parlarne.

martedì, giugno 13, 2006

Siamo tutti CT/1

Vi è piaciuto di più il primo o il secondo tempo? Siete tra quelli che "Ok, Iaquinta, ma Lucarelli al posto suo ne avrebbe fatti due", o "Totti ha giocato normale", "Oggi l'arbitro se le sente da Blatter, e io vorrei tanto esserci", e "Meglio il Brasile agli ottavi perché è una squadra che spende poco"? Sono curiosa.

Ma le magliette. Blu, numeri dorati e una scelta di font discutibilissima, e delle enigmatiche zone scure posizionate più o meno sotto le ascelle: giuro, per tutto il primo tempo ho pensato che stessero sudando follemente, ero preoccupata che si accartocciassero sul campo come pomodori secchi. E Buffon, con il pigiamino dell'Oviesse. Ma ci rendiamo conto che poi le imitazioni vanno a finire sulle bancarelle e i bambini se le fanno regalare e poi le indossano? Mandereste in giro vostro figlio incartato come un cioccolatino Quality Street? Curiosa, sono.

venerdì, giugno 09, 2006

Estadio Azteca, città di G.

Sia gli italiani sia i tedeschi hanno fatto l'impossibile per perderla.
Vi sono riusciti i tedeschi.
Gianni Brera

A mio papà piace Gigi Riva, e a quei tempi tifa Cagliari. A me sembra strana questa fedeltà estrema al personaggio, perché a Gorizia non si tifa Cagliari ma Juve, Milan, Inter, al limite Pro Gorizia. Lui minimizza: "Non tifo, simpatizzo", oppure: "Sono un amante del bel gioco".
"Abbiamo vinto gli Europei, il Cagliari ha vinto lo scudetto, quest'anno è fatta", è il suo calcolo.

Quella sera di giugno del 1970 mio papà si inventa il carosello preventivo: mette su una bandiera con un lenzuolo bianco e la scritta "FORZA ITALIA FORZA GIGI SON FINITI I TEMPI BIGI", la fissa sul sedile della Cinquecento in modo che sporga dalla cappotta alzata e pare per fare tre giri dell'isolato prima di raggiungere la casa di un amico.

E così l'uomo sul cinquino sgomma sulla ghiaia del vialetto facendo ciao con la mano, esce trionfalmente dal cancello, scala, curva e si allontana accelerando, bandiera svolazzante e clacson allegro.
Alle due e mezzo rientra fischiettando piano, con la bandiera arrotolata appoggiata sulla spalla.
Quando sento aprire la porta di casa salto giù dal letto e vado a controllare la situazione, perché chi mi ferma?, è la notte del secolo, e poi siamo selvaggi, tifiamo Cagliari.

"Elio, ma non hai mica bevuto?", dice mia madre sottovoce.
"No, ho mangiato un boero", fa lui, e posa tre cioccolatini sul tavolo.
Gli ridono anche le orecchie.
Quattro giorni dopo perdiamo la finale. Non importa.

lunedì, giugno 27, 2005

Bio esiste

Mi risveglio per due minuti dal torpore per ricordare che se la Triestina resta in B è anche merito della tolleranza zero di quest'uomo.

Erano gli inizi di giugno:



Oh, ha funzionato.

sabato, giugno 19, 2004

I celestini stanchi

Sembrava che andasse tutto bene. Poi la squadra è cambiata. Prima, bastava che un attaccante svedese muovesse un passo perché fosse circondato da un branco di celestini. Dopo, la catastrofe.
Scarpini che si rompono, Vieri che si pietrifica, Del Piero che - come scrive Toni in un sms sbigottito - invece di far gol li ferma, l'uscita incomprensibile di Cassano. E due cronisti che a beneficio di un pubblico sgomento lodano i vantaggi della dieta mediterranea. È ormai chiaro: le partite standard con ben due tempi da 45 minuti più recuperi non fanno per noi. Le regole del gioco del calcio ci stressano. Finalizzare fondamentalmente ci rompe.
Leggo oggi che un produttore di birra ceco ha mandato via fax alla squadra e al C.T. del suo paese una proposta irresistibile: voi vincete gli Europei, e noi vi riforniamo di birra. Gratis. A vita. Cerco di pensare a un incentivo simile per la nostra selezione di divi, qualcosa che sia in grado di entusiasmarli per almeno 90 minuti, ma se si esclude il commercio di sostanze illecite e la tratta delle bianche non mi viene in mente niente di altrettanto persuasivo.
Sto girando attorno al problema, ma il fatto è che neanch'io me la sento di tifare contro la Bulgaria.

mercoledì, giugno 16, 2004

Schwizzeri?



Sui quotidiani svizzeri è apparsa quest'immagine trafitta di Beckham, con l'invito a ritagliarla e farne una bambolina voodoo su cui infierire in vista della partita di domani.
Ah, però.

lunedì, giugno 14, 2004

Quasi una dichiarazione

Caro Ales,

prima del calcio d'inizio vorrei dirti questo: sarà perché ho qualche parente dalle parti di Conegliano, ma dove altri vedono una faccia così così io vedo uno dei miei cugini più piccoli che sgambavano sui campetti nei pomeriggi d'estate, lasciandomi ad arrancare sulla fascia sinistra impedita da ciccia e fiatone. Quest'aria di famiglia fa sì che ti perdoni tutto: il Cepu, i passeri, il sito aziendale e perfino le compilation dance. Non prendertela: ai Mondiali e agli Europei è sempre andata così, saranno la stanchezza, la sfortuna, il peso psicologico, i dualismi di maniera.
Parolacce, dinne pure; evita invece di caricare la squadra come fai sempre in questi casi, non ho sotto mano le statistiche ma ho l'impressione che porti sfiga. Lo dico con rispetto, e con un campionato difficile alle spalle in cui abbiamo sistematicamente perso tutto. Tu mi capisci.
Dice Javier Marías che il calcio è un'attività in cui bisogna vincere sempre, in ogni stagione, in ogni torneo e partita. Altri, gli scrittori, gli architetti e i musicisti, possono ogni tanto prendersela un po' comoda. Nel calcio, invece, non c'è posto per il riposo né per il divertimento, a poco servono i precedenti gloriosi. Eppure, bisogna anche riconoscere "che ha qualcosa di non definibile e che non si trova di solito negli altri ordini della vita: incita all'oblio, il che equivale a dire che non incita mai al rancore, una cosa che si impara soltanto in età adulta".
Vada come vada, Ales, pensa a non farti male, arma il tuo migliore e imperioso battito di ciglia e fammi divertire. Io il rancore non l'ho ancora imparato.