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martedì, giugno 14, 2011

Delitti e Misteri

13 giugno 2011.
Ore 23.41.
Porta a Porta light edition, sobrietà, niente poltrone, ospiti appollaiati sui trespoli nella penombra.
Adesso Vespa fa una roba sui referendum, stiamo a vedere. Butto lì i nomi, Lupi, Belpietro, Di Pietro e Bindi.

Luci in studio.
C'è la giudice, c'è la criminologa con le extensions, c'è la sosia italiana di Beverly D'Angelo e c'è Anna Kanakis.
Puntata femminile.
Ma non vedo Rosy Bindi, Vespa.
Non sento parlare di referendum.

Infatti stasera a Porta a Porta si parla d'altro.
Questa sera a Porta a Porta si parla di delitti e misteri, cioè di bambine bionde morte nel garage, cioè di Avetrana.

Extensions dice abbiamo accompagnato zio Michele in un percorso di verità.
La giudice dice che il peso che una persona si porta dentro è un peso per così dire insostenibile.
Anna Kanakis dice "una passione malata, forse".
Beverly D'Angelo dice che la gelosia è un sentimento complesso.

E non dimentichiamo l'eredità.

Dai, comunque adesso enter Rosy Bindi.

Ma arriviamo al paradosso, dice Bruno Vespa: l'autoaccusa di Michele e poi la sua libertà a confronto con l'incarcerazione di Cosima e Sabrina. Dice.

Il paradosso.

La giudice parla di verità processuale e verità sostanziale. Dice recepire, impianto, per così dire, codice.
Extensions: siamo assistendo a un posizionamento abbastanza indipendente delle due difese. Il gip è una persona che sa davvero fare il suo lavoro.
Kanakis: la signora mi sembra un'ape regina, io la vedo lì così, silenziosa ma forte, tosta.
Beverly: madre padrona, io direi addirittura.

Riflettono.

Passiamo ora al caso di Carmela detta Melania, la donna molto bella che va con il marito a portare a spasso la figlioletta e scompare.
Segue ricostruzione filmata su musica di Badalamenti.
Lunghissima storia d'amore segnata dai tradimenti di lui, dice. Ma nessuna ombra nella vita di lei e nelle sue sim card.
Chi poteva odiare Melania? Chi?

Pubblicità: crema per micosi, spazzolino da denti, Nuova Lancia Ypsilon, Tim, Campari. Poi si riprende.

Kanakis, memorabile: quel sorriso di lei, mi piacerebbe cosa le dava gioia, cosa le dava tormento, che gusti aveva. Lui invece non lo amo moltissimo, aggiunge.

Ma vediamo più da vicino il delitto. Seguono campi, chioschi e le solite celle di cellulare che agganciano luoghi.

Extension: il còllage investigativo, dice, ma non si capisce, o forse non capisco io che sono rimasta ferma a "còllage".
Kanakis: a pochi metri dal corpo della nostra Melania è stato trovato l'anello di fidanzamento. Che tenerezza, dice. Se l'ha scagliato lei è un segnale fortissimo. Chissà.
Giudice: i processi non si fanno con gli anelli scagliati.
Beverly: sembra un gesto molto femminile.

Vespa: resta quella bella ragazza, una donna veramente dedita alla famiglia.
Cosa ne pensa una donna del Sud come Anna Kanakis? Be', lei non osa pensare a quei momenti, a quell'arma corta.

E chissà quel volto quale segreti nasconde, taglia corto Vespa.
E ci fermiamo qui, sigla.

Poco dopo il Tg1 ci riprova con l'escherichia coli: si sospettano anche aglio, broccoli e fieno greco, dice il conduttore aggiustandosi gli occhiali sulla faccia, a suo modo sereno.

Come se stessimo gozzovigliando con il fieno greco.
Come se stessimo festeggiando a pane e batteri, noi, proprio adesso che ci siamo svegliati e non abbiamo voglia di andare a dormire, e che i nostri cellulari agganciano furiosamente celle che agganciano luoghi puliti e illuminati bene, luoghi dove le bambine rincasano tranquille senza passare per il garage e le fidanzate non si strappano gli anelli, o almeno non stanotte, non adesso.