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lunedì, febbraio 19, 2007

Il giorno delle olad'i

Dicevamo: i bliny sono sottilissimi, hanno tempi di preparazione piuttosto lunghi e sono adatti ad abbinamenti dolci e salati. Le olad'i (singolare: olad'ja) sono un'altra storia: sono piccole, cicciottelle, si mangiano per lo più come dolce (anche a colazione) e io ora ve le proporrò in una ricetta veloce e semplicissima. Insomma: le olad'i sono i pancake, ma non vale.

Prepariamo gli ingredienti:
4 tazze di kefir o di buttermilch (latticello)
20 cucchiai colmi di farina
3-4 cucchiai di zucchero
3 uova
2 cucchiaini da tè di lievito istantaneo per dolci
1 cucchiaino di sale.

Se volete provare anche le olad'i alle mele, vi consiglio di tagliare una mela a tocchetti, di zuccherarla un po' e di unirla a metà del composto. In alternativa, potete aggiungere uvetta sultanina, frutti di bosco, perfino della zucca. Sperimentate, la ricetta-base si presta a tutto.

La preparazione è semplicissima. Sbattete le uova insieme al kefir, aggiungete lo zucchero, il sale e la farina con il lievito. Il composto dev'essere piuttosto denso ma omogeneo, in caso di grumi filtratelo. Per la cottura imburrate una padellina di piccolo diametro oppure un'unica padella dove cuocerete due o tre olad'i alla volta. È fondamentale che il composto sia abbastanza denso da non disperdersi nella padella, quindi non esitate ad aggiungere farina. Fate dorare le frittelle, poi giratele, infine impilatele come avete fatto con i bliny (non serve il burro, stavolta). Tenete al caldo.

Le olad'i (sia quelle semplici, sia quelle farcite) si consumano con una spolverata di zucchero a velo o con la solita cucchiaiata di panna acida (più o meno zuccherata), marmellata, miele, frutta. Anche qui, sbizzarritevi.
E poi ditemi se non sono buone.
E belle. Simpatiche, anche.

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