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martedì, maggio 10, 2011

Vincere facile

TV tedesca mostra il logo dei Maquis, i ribelli anti-cardassiani di Star Trek, scambiandolo per il simbolo del Navy Seals Team Six. Il conduttore commenta che "non per niente hanno il teschio nel simbolo", questi Navy Seals.
Solo che è un teschio Klingon. E quello è, ah, un phaser?


According to German TV, anti-Starfleet rebels helped take down Osama Bin Laden.

lunedì, maggio 02, 2011

Bracciodestro Numero Zero: l'Uomo Più Morto Del Mondo

"Via, via" disse Silver "basta con questi discorsi. È morto, e i morti non camminano, ch'io mi sappia. O almeno non camminano di giorno, sta' pur certo. Stiamo calmi: di smanie morì un gatto. Andiamo dritti a prenderci i dobloni."
Robert Louis Stevenson, L'Isola del Tesoro, Milano, Adelphi, 1990.
Traduzione di Lodovico Terzi.

È morto l'uomo più morto del mondo.

Stava comodo comodo in una grande casa di Abbottabad, città pakistana di 30.000 abitanti sede di una base militare pachistana nonché del quartier generale per le operazioni militari e di intelligence alla frontiera afghana.
I casi della vita.
Comunque non potevano catturarlo perché ha opposto resistenza.
Comunque non potevano raccogliere prove perché hanno bruciato l'edificio.
Giusto il DNA, guarda.
Poi hanno buttato il corpo in mare, metodo quindici uomini su una cassa da morto, perché i sauditi e i pakistani non volevano seppellirlo, e quando i sauditi e i pakistani si impuntano su queste cose son cazzi.
Dispiace, ma ciccia.

Dunque si fa così.
Si prende l'uomo più morto del mondo e si decide di morirlo meglio.
Colpo di Photoshop alla testa e passa la paura.

domenica, gennaio 24, 2010

È l'Osama che fa il totale

Brad e Angelina si sono lasciati, c'è già la rivendicazione di bin Laden.
Lui ormai telefona dalle cabine e rivendica, mica bagigi.
Adesso va in giro a dire cose tipo "anche quella dei bamboccioni e delle tasse è mia".
È fatto così, bene o male purché se ne parli.
Chiaro che dopo un po' dà dispiacere, ma è il problema di alcaida globale.
Ti ricordi la scorsa settimana che abbiamo comprato il gorgonzola e poi ci siamo accorti che era già scaduto? Ecco.
Ne ha anche approfittato per dire che la goccia nel Gim ce l'ha sempre messa lui.
La Porta alla Rai: sempre lui.
Minzolini: e dai. Su.
Ha anche girato La conversazione di Coppola (questo però si sa).
Ha perfino rivendicato uno dei quattro romanzi di Emile Ajar, tutti no perché poi gli sono entrati i sovietici in Afghanistan e comunque aveva già un mezzo contratto per progettare quella che sarebbe diventata indovina cosa?
La Fiat Penny.
I finestrini posteriori lastrati sono un po' la sua firma, tanto per inquadrare il personaggio.
Bin Laden è così, lui se ne frega.
Lui entra nelle cabine e rivendica.

lunedì, aprile 30, 2007

Braccidestri, Contabilità e il Fantastico Mondo di Alcàida

Bracciodestro Qualunque
Nome: Salman Zakarya bin Muhammad Salman.
Nazionalità: saudita.
È stato: arrestato dalle forze di sicurezza pakistane.
Mentre: andava dal Waziristan al distretto di Zhob nel sudest pakistano.
Aveva con sé: soldi.
Cioè: praticamente niente.
Ma: lo stanno interrogando.
Comunque è stato definito: "a senior member of Al Qaeda".
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Bracciodestro Quante ne SaNome: Abdul Hadi al-Iraqi.
Vero nome: Nashwan Abdulbaqi.
Etnia: curda.
È stato: preso.
Dove: non si sa.
Quando: autunno 2006.
Adesso è a: Guantanamo Bay, beato lui.
Curriculum: ufficiale dell'esercito iracheno sotto Saddam, si è unito ai Mujaheddin afghani contro i sovietici, poi ha combattuto con i talebani contro gli Stati Uniti, ha partecipato almeno a un attentato contro Musharraf e contro un funzionario delle Nazioni Unite, ha gestito l'attività di al Qaeda in Iraq e compiuto operazioni contro obiettivi occidentali, ha contribuito alla nomina di Abu Musab al-Zarqawi come capo di al Qaeda in Iraq, faceva parte del comitato militare di al Qaeda e anche del consiglio composto da 10 membri che collaborò con bin Laden alla pianificazione dell'11 settembre, parla arabo, persiano, urdu, curdo e pashtu.
Si stava preparando: ad attaccare la Gran Bretagna.
Dicheno: che avesse scritto una lettera a un intermediario in Iraq sottolineando "la necessità di assicurarsi che l'attacco su vasta scala avesse successo".
Magari: c'entrava con gli attentati di Londra.
Definizione: "one of the al-Qaida terrorist network’s most senior officials", "one of Osama Bin Laden's 'top global deputies'".
Si dice, si sussurra, si mormora che: fosse addirittura il numero 3.
Dopo il trattamento della CIA: se non lo era, lo è certamente diventato.
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It's raining cellsE ora, qualche piccolo problema di contabilità.
Innanzitutto, 172 militanti arrestati in Arabia Saudita, per un totale di sette cellule di al Qaeda. Bòn.
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Due giorni fa gli americani hanno arrestato in Iraq 21 sospetti membri di al Qaeda. Andiamo con ordine:
6 presi durante un'operazione nel nord-ovest e accusati di omicidi, rapimenti, attentati contro le forze della coalizione, costruzione di ordigni esplosivi improvvisati.
2 presi a sud-est di al Asad, uno dei quali sospetta spia di al Qaeda in Iraq.
Altri 2 hanno a che fare con il bombardamento del ponte di Sarafiyah a Baghdad.
Altri 4, catturati a Mosul, sono accusati di distribuzione di armi ad agenti di al Qaeda e di attentati con ordigni esplosivi improvvisati.
Altri 3 sono stati presi durante un'incursione a est di Balad, e 4 in un'operazione a Sadr City.
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E poi domenica ci sono stati altri 72 arresti nelle zone di Anbar e Salaheddin.
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Basta? No
Dove la mettiamo la filiale nordafricana di al Qaeda? L'esercito algerino ha ucciso in una sparatoria a 50 km a est di Algeri Samir Moussaab, vero nome Samir Saioud. Al Qaeda-Maghreb Islamico conferma l'uccisione ma nega che fosse un bracciodestro: "Certo, fratello Moussaab è morto da martire... [ma] non era il numero due dell'organizzazione, né il numero 3, il 10 e neanche il 20".
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Leader di al Qaeda parlano
Abu Laith Al-Libi, che si definisce un capo di al Qaeda in Afghanistan, è apparso in un video di 45 minuti per accusare gli sciiti di combattere a fianco degli americani in Iraq.
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L'altro Osama
Il Presidente delle Filippine Gloria Macapagal Arroyo lo aveva scherzosamente chiamato "il bin Laden di Mindanao", e lui, Agakhan Sharief, ha deciso di giocarsi la carta Osama alle elezioni provinciali. Così. Potenza del brand.

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Make-up:
Alcaidorama Kind-A-Gorgeous Cream Foundation, Oh-sama! Pressed Powder, Saudi Maudit Mascara, Soviet Retro Eyeliner #2 Oči Černye, Improvised Explosive Lip Plumper, Ultra-Glimmering Body Shimmer Rendite This!

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sabato, febbraio 24, 2007

I Sensitivi contro Osama bin Laden

Ma sì, perché non ricorrere a un team di sensitivi per trovare Osama bin Laden, l'uomo morto più ricercato del mondo? Il Ministero della Difesa britannico avrebbe speso 18.000 sterline per avviare il progetto, nel 2002. Nick Pope, che per 21 anni ha guidato il programma di ricerca sugli UFO del Ministero della Difesa, ha dichiarato: "È solo un'ipotesi, ma non si impiegano tempo e risorse per cercare gli spiccioli caduti nel divano. Probabilmente il programma riguardava bin Laden e le armi di distruzione di massa".
Così si cercarono dei volontari, li si portò in luoghi sicuri e li si mise alla prova chiedendo loro di indovinare il contenuto di buste chiuse. E cosa c'era, in quelle buste? Le immagini di un coltello, di Madre Teresa e di un "individuo asiatico". Sì. Ha ragione il signor Pope della ricerca sugli ufi: se si spendono 18.000 sterline in foto di Madre Teresa dev'esserci sotto almeno la lotta contro il Male.
La maggioranza dei volontari sbagliò.
Uno si addormentò nel disperato tentativo di concentrarsi.
Il progetto fu abbandonato.
In fondo, perché lavorare sui poteri psichici per trovare le armi di distruzione di massa quando bastava falsificare un dossier?

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lunedì, settembre 25, 2006

Braccio destro numero 5 paraponziponzipò

Nome: Omar Faruq.
Nazionalità: kuwaitiana.
Esistenza in vita: no.
Momento dell'uccisione: prima dell'alba.
Luogo: Bassora.
Circostanze: incursione di 200 soldati britannici.
Occupazione ufficiale: braccio destro.
Di chi: Osama bin Laden.
Numero braccio destro: 5, secondo i nostri calcoli che prevedono anche l'estrazione a sorte di un numero da 1 a 90.
È stato definito: "maggior collegamento tra i seguaci di al Qaeda e il gruppo militante islamico Jemaah Islamiyah", "persona molto molto importante", "top global lieutenant", "principale agente di al Qaeda nel Sudest asiatico".
Era fuggito dal: carcere di Bagram, Afghanistan.
Quando: nel 2005.
La sua fuga era stata tenuta: nascosta.
Segni particolari: collaborava con la CIA, che aveva anche inscenato il suo arresto.
Occupazione ufficiosa: infiltrato.

Le ultime due informazioni non ve le aspettavate, eh? Eppure bastava chiedere al signor A.C. Manulang. Sta anche su Wikipedia.

Con bracci destri così chi ha bisogno di calci negli stinchi?

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Make-up!
Senior Beauty Foundation per pelli mature, Captur'ides pressed powder per mascherare le piccole rughe, eyeliner Double Agent, mascara Mystifying Ultralashes, lipgloss Jemaaramaglama, Jakarta Nights Luscious Cream (abbondare).

domenica, settembre 24, 2006

Osama bin Laden, la morte per acqua e le sorprese d'ottobre

Com'è ormai noto, su questo blog convivono due principali, disincantate e rispettabili linee di pensiero sull'esistenza in vita di Osama bin Laden: la mia (lo sceicco è sceso da uno a zero almeno 4 anni fa, ed è l'uomo morto più utile del mondo) e quella sintetizzata dalla mamma di LG ("cul-lì 'l pija ancura la pensiùn prima da mi": finisce che quello lì prende la pensione prima di me).

Ora la Reuters dice che i francesi dicono che i sauditi dicono che una loro fonte affidabile dice che bin Laden o è morto un mese fa o non sta tanto bene. Poi la notizia viene smentita (ma non trovate meravigliosa l'allusione a una malattia "legata all'acqua"? Cos'è, una lettura di tarocchi di Madame Sosostris?). Questo significa che c'è un bel po' di materiale per fare una piccola e divertente esercitazione di dietrologia+visagismo. Mi concentrerei non tanto sui contenuti della notizia quanto sulla scelta dei tempi.

Di recente, una fonte ufficiale pakistana frettolosamente smentita ha detto: se bin Laden si trovasse in Pakistan non verrebbe arrestato, basta che si comporti pacificamente. Allora gli USA hanno fatto sapere che se il tizio si trovasse lì loro non potrebbero mandarci delle truppe perché si tratta di una nazione sovrana (uhm); poi però hanno cambiato idea (qualcuno deve aver spiegato a Bush che deve mostrare un po' di entusiasmo per la cattura del Grande Nemico).

Negli Stati Uniti esce il discusso docudrama della ABC/Disney Path to 9/11; pochi giorni prima appare un filmato di repertorio che mostra bin Laden in compagnia di alcuni attentatori (ma un paio di loro sarebbero ancora vivi e vegeti, contravvenendo alla Regola Numero Uno del Suicidio).

I Democratici americani si risentono un bel po' per il trattamento riservato a Bill Clinton nel docudrama della ABC, e si decidono finalmente a chiedere come mai questo Osama non sia ancora stato preso e a usare l'argomento contro i loro avversari politici.

Sembra che Karl Rove abbia recentemente fatto circolare all'interno del Partito Repubblicano la voce che ci sarà una "Sorpresa d'ottobre" che risolleverà le sorti del Grand Old Party.

Intanto si prepara un bel Falso Allarme per la mia nuova collezione: il giornalista pakistano Hamid Mir (non un mio parente), dice che a giorni c'è da aspettarsi un'esplosione nucleare sul suolo statunitense. Sa anche da dove viene il materiale radioattivo (ma dal Messico, dài!) e chi è l'uomo incaricato da bin Laden di occuparsi dell'attentato: il saudita Adnan Jumaa (varianti: Juma, Jumah, vero nome Adnan G. El Shukrijumah, noi lo chiameremo Jumy), detto il "genietto nucleare di al Qaeda" e il "nuovo Mohammed Atta". Il faccino da furbetto di Jumy è qua. È stato visto di recente in Honduras, ma adesso si troverebbe negli Stati Uniti in attesa dell'ordine fatale.
L'affidabilissimo Mir dice anche che qualche settimana fa ci sarebbe stato un incontro tra bin Laden e il Mullah Omar, nella zona di Zabul, e che lì i due avrebbero programmato altri attacchi. Dice che gliel'ha raccontato un talebano che era presente all'incontro; secondo costui Osama stava bene, aveva pure un robusto appetito.
Ve lo dico per completezza: Mir dice che un talebano chiamato "Khaibar" gli ha raccontato che 300 kamikaze talebani sono entrati di soppiatto a Kabul e a Jalalabad per colpire le truppe della coalizione durante il Ramadan.

A questo punto voglio avere anch'io un amico immaginario con la barba e il turbante nero che mi dice le cose, uffa. E invece ho solo un coniglione rosa gigante, delle piastrelle parlanti e un amico morto che non scrive neanche tanto.

Per finire, mi limito a due osservazioni: questa volta i media italiani si erano entusiasmati parecchio a proposito della morte o grave malattia di bin Laden. Perfino il Televideo dedicava una pagina alle "Tante morti dello sceicco del terrore", dimostrando che l'argomento è diventato davvero mainstream. E poi: ancora una volta il Tizio Nuovo di al Qaeda Iraq viene messo in ombra: appare un suo video e nessuno se lo fila, a conferma del fatto che avrebbe bisogno di un buon visagista. E poi, quale significato ha uno striscione con la scritta "Non Dio ma Allah" sul set dell'uccisione di un ostaggio turco? E manca pure l'audio. Quell'uomo è una frana in fatto di pubbliche relazioni.

Vada come vada, in caso di Sorpresone, di Attacchi all'Iran, di Ramadan Infuocati, di Bombe Sporche o di Terzi Risvegli, noi almeno avremo un po' di dvd da portarci nel bunker (facciamo che il voto si chiude alla mezzanotte di lunedì).

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Make-up:
Surprise Me Foundation, October Smash Compact Powder, Jalalarama Mascara, French Fantasy Eyeliner, Red Herring Lipgloss. Per finire, qualche goccia di Jihad'Or dietro le orecchie e sui polsi.

mercoledì, agosto 23, 2006

Houston, abbiamo un problema

Vi segnalo che secondo il Daily Mail lo sceicco del terrore è così innamorato di Whitney Houston da aver preso in considerazione l'ipotesi di uccidere il marito di lei.
Ho sempre sognato di intitolare così un post.

giovedì, giugno 15, 2006

Osama bin Landen, circa

Americablog: perché gli Stati Uniti non sono ancora riusciti a prendere Osama bin Laden? Perché lo hanno sempre chiamato con il cognome sbagliato*. Se n'era accorto perfino il correttore ortografico di Word. Doh!

* l'estratto fa parte di un documento di 73 pagine sulla "Guerra al terrore" che l'ufficio di Rumsfeld ha prima diffuso via e-mail e in seguito tentato di recuperare. Troppo tardi...

sabato, febbraio 18, 2006

Curiosità da Guantanamo

Uno yemenita, che qualcuno ha accusato di essere una guardia del corpo di bin Laden, durante un lungo interrogatorio è crollato e ha detto esasperato, 'OK, ho visto bin Laden cinque volte: tre su Al Jazeera e due durante un telegiornale in Yemen'. Questa confessione così figura nel suo verbale di 'combattente nemico': 'Il detenuto ha ammesso di conoscere Osama bin Laden.'"

Fonte: "Empty Evidence", di Corine Hegland, National Journal.

domenica, dicembre 04, 2005

Il numero 3 numero 4

Ieri un missile della CIA lanciato da un Predator ha ucciso in Pakistan il numero 3 di Bin Laden, Hamza Rabia. Questo dovrebbe essere almeno il quarto numero 3 di al-Qaeda. Era succeduto al numero 3 che lo precedeva, Abu Faraj al Libbi, a sua volta subentrato a Khalid Sheikh Mohammed, prima del quale c'era Abu Zubaida.
Insomma, il concetto sarebbe che appena il posto numero 3 si libera, il numero 4 sale in classifica.
Riepilogando, siamo a 35 vice di al-Zarqawi e a quattro numeri 3 di Bin Laden.

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Make-up:
Per un trucco delicato ma impeccabile, fondotinta Aera Teint n. 458, Ombretto Color Intrigue n. 107 o Darling Pink n. 803, rossetto Couleur&Brillance Divinora n. 208, smalto Predator Rose n. 538.

mercoledì, novembre 30, 2005

Se non vogliono, non vogliono

Secondo il direttore della CIA Porter Goss, Bin Laden e al-Zarqawi non sono ancora stati trovati "principalmente perché non vogliono che li troviamo, e stanno facendo di tutto per assicurarsi che non li troviamo."
Ha!

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Make-up:
Per i due di al-Qaeda, Pure Pops Brush-on Color Pure Chameleon e Pure Color Nail Lacquer Chameleon Prism. Per Mr. Goss, un make-up polveroso ed etereo e Vanilla Kiss Body Shimmer (trasforma la pelle in una fonte di luce).

martedì, settembre 20, 2005

Il piccolo problema di Usamah

Usamah Nabil, un bambino iracheno di 10 anni che vive a Baghdad, ha un problema che non dipende in alcun modo da lui, che gli è toccato suo malgrado e nonostante i suoi tentativi di liberarsene:
"Questo problema lo segue ovunque vada. Non è un problema di salute, o sociale, o umanitario: il problema è che questo bambino assomiglia moltissimo a George W. Bush. Al punto che i suoi genitori e i suoi amici e compagni di scuola hanno smesso di chiamarlo con il suo vero nome, e lo chiamano 'Bush'."
Dice suo padre: "Mio figlio Usamah ha un'intelligenza vivace e lavora molto bene nel mio negozio. Ma il problema è il suo aspetto che somiglia a quello di... Bush, tanto che i clienti non lo chiamano più con il suo nome, lo chiamano "Piccolo Bush", e questo gli dà dispiacere, e qualche volta mi mette in imbarazzo quando reagisce a quel nome usando parole forti... Ha cominciato a odiare la scuola per quel soprannome... Ma io cerco di convincerlo che Bush verrà dimenticato tra qualche anno, e solo pochi lo ricorderanno, e che lui potrà vivere con il suo vero nome e il suo vero aspetto."

Ho capito, ma intanto.

La porastella è qui. Via Angry Arab.

Sì, va bene: Usamah Nabil "Bush".
Non c'è niente da ridere.