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giovedì, giugno 10, 2004

Popovic the Sailor Man



"I vostri voti sono i nostri spinaci". Lo assicura Boris Popovic, sindaco di Koper e candidato alle Europee nella lista Slovenija je naša ("La Slovenia è nostra"), capeggiata da Alja Brglez. Lui si vede come Popeye, con la bella Alja nei panni di Olive.
Problemino semplice semplice:
considerando che in lista è settimo,
e che ha promesso di devolvere in beneficenza lo stipendio di un anno di parlamentare europeo,
quanti spinaci riuscirà a ottenere, il Braccio di Ferro del litorale?

domenica, maggio 30, 2004

Qualsivoglia

A Opatija/Abbazia non ne possono più: un quotidiano locale rivela che il problema della "prima signora del turismo croato" è costituito dalle condizioni delle spiagge. "Il mitico Lido versa in una situazione da incubo, con rifiuti in ogni dove, ombrelloni spezzati, le famigerate bottiglie di plastica disseminate a decine" e via allegramente dicendo. Tanto che Branko Bevanda (il quale, nomen omen, è un noto ristoratore e non uno degli avatar di DRoaster) tuona contro le autorità cittadine: "È una vergogna! Abbazia assomiglia a una qualsivoglia località balcanica. I responsabili di questo scempio andrebbero puniti".
Abitanti e simpatizzanti delle qualsivoglia località balcaniche si concedano cinque minuti di indignazione.

giovedì, febbraio 12, 2004

L'uomo elettrico

"A parer mio, l'elettrificazione è il più importante di tutti i grandi compiti che ci stanno dinanzi", diceva Lenin. Ma aveva in mente il sistema industriale, no? Il potere dei Soviet più l'elettrificazione del paese.
Il croato Ivica Saric, che evidentemente la sa più lunga, si è invece inventato l'uomo elettrico (fonte: Vecernji List).
La sua invenzione consiste in un paio di scarpe che con il movimento producono energia per alimentare un abito climatizzato e provvisto di spine per vari impianti (o voi che avete riso delle "prese tedesche" sul corpo di Morpheus, pentitevi). L'uomo elettrico camminando potrà produrre elettricità che dalle scarpe passerà all'abito, mentre alle spine potranno essere connessi computer portatili, caricabatterie e lettori di musica.
L'invenzione è stata brevettata negli Stati Uniti e sembra che anche l'esercito americano abbia dimostrato interesse: l'abito climatizzato sarebbe fatto proprio apposta per il clima del deserto.
Gioisco all'idea.

giovedì, dicembre 04, 2003

Missing in Croatia

Succede, con i turisti cinesi. Un momento sono lì tutti e 34 e un minuto dopo non ci sono più. Insomma, ve li siete persi.

Andiamo con ordine. 34 turisti cinesi arrivano a Zagabria il 24 novembre e prendono alloggio al Golden Tulip Holiday hotel della città. Visitano Dubrovnik, Spalato e i laghi di Plitvice. Dovrebbero ripartire martedì 2 dicembre, al Tulipano d'Oro hanno pagato il conto regolarmente, ma nessuno di loro si presenta sul bus per l'aeroporto. "Li stiamo cercando" ha annunciato la portavoce della polizia, che non commenta le ipotesi di fuga.
Il China Daily scrive che si trattava del primo gruppo di turisti cinesi in Croazia, che in Cina è diventata ufficialmente una destinazione turistica solo il 1° novembre scorso.
I primi 34. Non facile, perché dopo tutto Zagabria (con tutto il rispetto per Zagabria) non è Città del Messico (con tutto il rispetto per Città del Messico).

Fonte AFP, che si rifà a sua volta al quotidiano croato Jutarnji List. Ansa conferma.

domenica, novembre 23, 2003

Cro Cop stendili

Si vota in Croazia. Il sito della BBC riferisce di un massiccio aumento nel consumo di DVD: e insinua che i croati cerchino rifugio alla disperata nel mondo parallelo di Matrix 1 e 2 per sfuggire ai confusi messaggi elettorali dei partiti politici.

C'è da dire che i destroidi dell'HDZ hanno dalla loro:
– Berlusconi, che sembra abbia detto al leader Sanader: "Voi siete il futuro dell'Europa. L'Europa ha bisogno di persone giovani, capaci e sicure di sé come lo siete voi". (yup.)
– i cattivissimi vescovi croati, dichiaratamente contrari ai "partiti e singoli che sono a favore della legalizzazione dell'aborto, dell'eutanasia e delle unioni coniugali innaturali tra persone dello stesso sesso" (e – noi lo sappiamo – anche alla pratica dello yoga, pericoloso induttore di induismo).

Sarà forse per questo che i socialdemocratici di Racan (SDP) hanno deciso di schierare tra i propri candidati Mirko "Cro Cop" Filipovic, campione di kickboxing, nella lotta contro il centro-destra del Tudjman-man Sanader?
Le arti marziali contro il "ritorno al potere dei briganti" di cui ha parlato la ministra Antunovic? Neo contro la Matrice?



Nella foto, impegnato in una convincente azione, il campione Filipovic (è quello con la bandiera croata stampata sulla mutandina, impossibile sbagliare).

Curiosità: il soprannome "Cro Cop" è un'abbreviazione di Croatian Cop, visto che si tratta di un ex agente di polizia.

Sono confusa. Mi è venuta voglia di noleggiarmi un DVD.

martedì, novembre 04, 2003

Niente yoga, siamo (cattolici) croati

Lo yoga, dicono, rilassa. Aiuta a ricaricarsi, allevia il mal di schiena. Fa fitness, fa paese benestante. Questo deve aver pensato il ministro dell’istruzione croato quando ha deciso di assegnare un contributo annuo a un programma di corsi di yoga per insegnanti. I corsi sono cominciati a ottobre nelle principali città croate (Zagabria, Spalato, Fiume e Pola), ma sono al centro di una polemica infuocata. Sentitevi male: mentre noi assistevamo alle tragiche peripezie del crocifisso sui muri scolastici e del Signor Smith nel videowall di Porta a Porta, la Chiesa Cattolica Croata viveva ormai da mesi il suo dramma.
Già a luglio i vescovi avevano protestato contro l’introduzione dello yoga per insegnanti (non ci credete? La notizia era rimbalzata anche sull’Hindustan Times). “È evidente che gli insegnanti applicheranno la pratica dello yoga mentre lavorano con i bambini”, aveva concluso la Conferenza dei vescovi croati. Affermando che il programma avrebbe favorito “l’introduzione della pratica religiosa induista nelle scuole del paese”.
Ma anche se il ministro è stato costretto a fare marcia indietro, a quanto pare i corsi sono cominciati ugualmente. Centinaia di maestre elementari croate si concedono la posizione del loto, mentre le più smaliziate e flessibili tentano già la locusta. Di certo non vedono l’ora di raccontarlo ai loro pupilli nell’ora di dettato. Di qui a predicare aggressivamente i precetti induisti e a far proselitismo con metodi manciuriani il passo è breve.
Sono tempi duri per i vescovi, bisogna capirli. E se il prossimo anno si passa al più laico pilates? Conosco personalmente un paio di maestre senza scrupoli che venderebbero il crocifisso per un gluteo più sodo.

mercoledì, ottobre 29, 2003

Pitbull babies

A Lovran, cittadina del litorale croato, un bambino di tredici mesi è stato ferito a morsi dai suoi coetanei compagni di asilo. Trenta morsi, e "non si sa che cosa abbia scatenato l'attacco".
La donna che doveva sorvegliare i 14 bambini li aveva lasciati soli per qualche momento, e ora è accusata di negligenza. Perché si sa come vanno queste cose: ti assenti per cambiare un pannolino e al ritorno ti ritrovi ammutolita spettatrice di un film di Greenaway.
I tempi cambiano, e nel profondo del mio cuore fremente lo so: questi bambini non avrebbero difficoltà a mangiarsi un comunista di medie dimensioni.

giovedì, ottobre 16, 2003

Croati semiautomatici

Dal Piccolo di ieri: Umago, litiga con l'ex fidanzata e spara per la strada.
"Durante una festa in un appartamento di via Giuseppina Martinuzzi a Umago, il ragazzo si è scagliato contro la sua ex fidanzata. I due hanno avuto una discussione particolarmente accesa e ad un certo punto il ragazzo ha lasciato l'appartamento e si è recato alla propria automobile da dove ha estratto un fucile semiautomatico. Poi ha fatto alcuni passi e ha lasciato partire un colpo contro la porta d'ingresso dell'edificio [...]. Il secondo colpo, invece, ha mandato in frantumi la finestra della cucina di un appartamento vicino. Fortunatamente la famiglia stava seguendo la partita alla televisione.
- Siccome era in corso la gara tra Croazia e Bulgaria - racconta la donna dell'appartamento in cui è finita la pallottola -, pensavamo che qualcuno stesse festeggiando la vittoria della nazionale croata. Perciò non ci siamo allarmati più di tanto".