Visualizzazione post con etichetta Bush. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Bush. Mostra tutti i post

venerdì, febbraio 23, 2007

Un giorno

"Un giorno potrete salire in macchina, soprattutto se vivete in una grande città, e fare 60 chilometri con una pila. E tra l'altro la macchina non dovrà per forza avere l'aspetto di un golf cart. Potrebbe anche essere un pickup".
George W. Bush, ieri, parlando in mezzo ai campi di grano del North Carolina.

Pensate che un giorno potrete salire in macchina, accendere la radio, e scoprire che George. W. Bush non è più presidente degli Stati Uniti.

sabato, novembre 25, 2006

Brazil, reloaded

"Quando eravamo negli Stati Uniti abbiamo pensato di far causa a Bush e alla sua cricca per aver cercato di fare un remake di Brazil. Che poi faceva anche meno ridere".
Terry Gilliam, ieri sera, a Trieste.

domenica, novembre 19, 2006

Vedo cose

Faccio le ultime verifiche, chiudo tutto, spengo il computer, rivolgo un'affettuosa maledizione a chi mi ha consigliato Joanna Newsom in questo momento delicato della mia vita (quella donna è capace di sbriciolarmi i nervi e sgranocchiarsi quel che ne resta; ma d'accordo, il primo pezzo è bellissimo e la rima sparrow/pharaoh - beh - originale), mi faccio un infuso di arancia rossa, mi siedo davanti al portatile, setaccio la mozbar e vedo questa foto Reuters.



Sì.
La prima cosa che penso non è: "Vietnam! Tuniche 'ao dai'!", o al limite "Fotomontaggio", ma: "Vedo la gente vestita da Harry Potter" e "Esaurimento nervoso".
Ore 23.18, la paziente è lucida e presente a se stessa (per quanto canticchi con voce roca una canzone arcana come una mano di tarocchi).
Comunque, per sicurezza, ditemi che li vedete anche voi.

[Il TeoRodeo continua]

venerdì, novembre 10, 2006

Il dolce domani

"Un domani, quando l'America guarderà a un Medio Oriente democratico sempre più libero e prospero, gli americani parleranno di battaglie come Fallujah con lo stesso timore reverenziale che ora riserviamo a Guadalcanal e Iwo Jima". (Applausi.)
George W. Bush, 10 novembre 2006.
Link

"Ma quella guerra non l'avevamo vinta?"
Goose1, Think Progress, commenti, 10 novembre 2006.

martedì, ottobre 24, 2006

On the Google

Dall'intervista a George W. Bush sulla CNBC:

– Sono curiosa: mai cercato su Google qualcuno? Ha mai usato Google?
– Occasionalmente. Una delle cose che ho usato sul Google sono le mappe. È molto interessante, questa cosa. Mi sono dimenticato il nome del programma, ma si va sul satellite e si può... tipo a me piace guardare il ranch su Google, mi ricorda dove vorrei essere in certi momenti. Ma sì, un po'.

Link


venerdì, ottobre 20, 2006

Falso Allarme per Ragazzina Canaglia

Sul suo MySpace Julia Wilson, 14 anni, scrive "E così Bush è un idiota, sai che novità?"; poi posta un'immagine con la faccia del presidente, il coltello conficcato in una mano e la scritta "Kill Bush".
Gli agenti del Servizio Segreto degli Stati Uniti vanno a prelevarla a scuola durante la lezione di biologia per sottoporla a un interrogatorio di venti minuti.
A sua madre hanno già fatto alcune intriganti domande: che lavoro fa suo marito? appartenete a qualche organizzazione che pianifica il rovesciamento dell'attuale governo? lo sa che se un terrorista straniero arriva sul sito di sua figlia e vede quello che ci ha scritto può trarne ispirazione? lo sa che quell'immagine è considerata una grave minaccia nei confronti del Presidente degli Stati Uniti?
Il fatto che la creazione antibush di Julia risalga a diversi mesi fa e sia stata rimossa dal sito l'estate scorsa sembra non fare alcuna differenza.
"Ho detto loro che semplicemente non sono d'accordo con la politica di Bush. Non intendo fargli del male in alcun modo. Sono un tipo molto pacifico. Semplicemente non mi piace Bush", ha dichiarato Julia nostra. Ce l'hanno fatta anche piangere, i federali.
Il Servizio Segreto non ha commentato il fatto.
Peter Scheer, della California First Amendment Coalition, ha detto: "La soglia si è abbassata. È stato per far capire ai ragazzini di MySpace che postare una cosa come 'Uccidete il Presidente' non è come dirlo via e-mail o al telefono. Il governo controlla la rete".

Perché come ha detto ier Michael Chertoff, segretario per la Sicurezza Nazionale, la rete è un utile strumento per gli aspiranti terroristi: "Adesso possono addestrarsi su Internet. Non devono necessariamente andare in un campo d'addestramento né parlare con qualcuno, e il diffondersi di questa combinazione di odio e di competenze tecniche in cose come la fabbricazione di bombe è pericoloso".

Sciocchezze.
Ora spiegatemi di nuovo con calma, gentilmente e per la terza volta come si carica questo stupido Ak47.

Adesso, su consiglio di un'insegnante bastarda, Julie modera un gruppo che promuove la pace nel mondo.

[Pling plong! Questo falso allarme ci è stato gentilmente offerto da: Petrolio]

Motori

"Quando penso al Presidente Bush e alla sua politica estera mi viene in mente quella vecchia barzelletta sul tale che sale per la prima volta su un aereo. Quando si ferma un motore si tranquillizza all'annuncio che non c'è nessun pericolo ma che l'aereo atterrerà con mezz'ora di ritardo. Resta tranquillo anche quando si ferma il secondo motore e gli dicono che ci saranno solo due ore di ritardo. Quando si ferma il terzo motore, e viene annunciato un ritardo di quattro ore, si gira verso il suo vicino e dice: 'Se si ferma anche anche il quarto, finiremo per star quassù tutto il giorno'".

H.D.S. Greenway, A Foreign Policy Meltdown, The Boston Globe.

venerdì, settembre 08, 2006

Magical Mystery Tour nella Testa di Bush

Adesso ci facciamo un giro nella testa di Bush. Tenersi per mano è consigliabile, benché non obbligatorio.

Dall'intervista concessa ieri a Charles Gibson a bordo dell'Air Force One:

Armi di distruzione di massa!Charlie, come ho appena detto il compito di un presidente è affrontare una minaccia e... se mi consente di riportarla indietro nella storia, uh, Saddam Hussein era chiaramente una minaccia. Appoggiava il terrorismo, sparava ad aerei americani, aveva invaso un paese confinante, aveva ucciso migliaia di propri connazionali, aveva usato armi di distruzione di massa. Poi abbiamo saputo che non le aveva usate, ma aveva la capacità di usare armi di distruzione di massa.

Sciiti, sunniti... chiaroEd è molto importante che... che il mondo libero comprenda quello che c'è in gioco, e a me è risultato chiaro, mi è risultato chiaro - mi è risultato più chiaro - che mentre gli estremisti sciiti attaccavano la democrazia di Israele gli estremisti sunniti stanno attaccando la democrazia dell'Iraq.

Sì, beh, no
- Quell'accordo [tra Musharraf e i Talibani] la preoccupa?
- Be', non conosco tutti i particolari...
- Lo ha chiamato?
- Sì...
- Lo ha chiamato?
- Be', sto per farlo. Lo vedrò molto presto.

Link

Il giorno prima, dall'intervista a Kate Couric della CBS:

L'ha detto
Sa, una delle parti più difficili del mio lavoro è collegare l'Iraq alla guerra al terrore.

Scopriamo cellule
Khalid Sheikh Mohammad ha incaricato qualcuno di reclutare delle persone che pilotassero aerei, che li facessero schiantare su... credo sulla costa occidentale o da qualche parte in America. E queste persone sarebbero state del Sudest asiatico. In altre parole, abbiamo scoperto delle cellule.

Link

giovedì, settembre 07, 2006

Le prigioni...? Ah, quelle prigioni!

Il discorso di Bush, Miru's cut:

"11 settembre brutto, incubo, 3000 innocenti, cosa vogliono da noi, ci odiano, ci attaccheranno di nuovo? Allora... caccia ai terroristi che hanno dichiarato guerra all'America. Afghanistan, Iraq, bla, guerra al terrore. E per fortuna non c'è stato un altro attentato sul nostro suolo, ma mica perché questi non volevano, no no: è che siamo siamo stati attenti - come a Londra il mese scorso. E poi abbiamo messo in mano ai nostri uomini gli strumenti giusti.

Allora sì ci sono questi 14 sospettati di terrorismo... potenziali attacchi, pericolo, aeroplani-autobomba-antrace-devastazione... bla gente pericolosa che conosce a fondo le reti terroristiche e i futuri piani. La CIA ha fatto un gran lavoro... sicurezza del paese... blabla informazioni fondamentali... Sì allora questi 14 qui adesso li trasferiamo a Guantanamo. Ah, già, ovviamente prima stavano nelle prigioni segrete della CIA, non vi posso dire dove. Le svuotiamo ma non posso dirvi dove stanno. Non posso neanche dirvi quali tecniche di interrogatorio sono state usate perché se lo vengono a sapere i terroristi imparano a resistere anche a quelle. No torture, eh. Mondo: gli Stati Uniti non torturano, è contro le leggi, è contro i nostri valori. Abbiamo semplicemente adottato una serie di procedure alternative quando i prigionieri hanno smesso di rispondere alle domande. Non racconto palle. Quali prigioni segrete? Ma sì, quelle delle quali ho sempre negato l'esistenza. Quelle della CIA, no? Adesso però lo sapete. È che abbiamo ormai finito di interrogarli, e poi ci si è messa di mezzo la Corte Suprema, e così. Così trasferiamo un po' di brunetti a Guantanamo, dove saranno processati dai tribunali militari (ah, e guardate che a Guantanamo non ci sono mica criminali comuni, c'è gente pericolosa che teniamo lì per evitare che vada ad ammazzare in giro: figuratevi che un detenuto ha detto a una guardia "Non mi dimenticherò mai la tua faccia. Ucciderò te, i tuoi fratelli, tua madre e le tue sorelle". Tanto per capirci).
Adesso tutti sotto la Convenzione di Ginevra e via. A posto, no?
Congresso, buone leggi, libertà, democrazia, combattiamo per l'umanità e per assicurare un futuro pacifico ai nostri nipoti e dio vi benedica tutti. Applausi".

martedì, maggio 30, 2006

Il nemico e la Tv

"Un fronte nella guerra al terrore è, naturalmente, l'Iraq. E la gente del nostro paese è inquieta a causa della guerra, e io lo capisco. Capisco perfettamente perché gli americani sono in ansia per quello che vedono alla Tv. Si chiedono preoccupati se riusciremo a vincere o no. Nella mia mente non c'è alcun dubbio che vinceremo. E il nostro obiettivo è avere un Iraq che riesca a governarsi, reggersi e difendersi da solo, un alleato nella guerra al terrore, e un esempio per coloro che in quella regione ambiscono disperatamente alla libertà.
Il nemico non può sconfiggerci sul campo di battaglia, ma quello che può fare è portare immagini orribili sui nostri schermi televisivi".

George W. Bush a Philadelphia, 24 maggio 2006.

martedì, maggio 16, 2006

mercoledì, maggio 10, 2006

Il Presidente ha sempre ragione

Chiedo scusa, ma sto uscendo dalla dipendenza dai circoli di Forza Italia e George W. Bush è un po' il mio patetico chewing-gum alla nicotina. Florida, oggi:

PRESIDENTE: Dove vive?

MR. NAVARRO: Vivo a Tavares, in Florida.

PRESIDENTE: Molto bene, proprio dietro l'angolo.

MR. NAVARRO: A circa 45 minuti.

PRESIDENTE: Be', è un angolo grande.

[via First Draft]

Pensare in grande

George W. Bush, sempre nell'intervista a Bild:

"George Washington, il primo Presidente, naturalmente. La cosa interessante è che ho letto tre... tre o quattro libri su di lui lo scorso anno. Non è interessante? La gente dirà, e allora? Beh, ecco qua, allora. Non saprai mai come andrà la storia se non dopo molto che te ne sei andato. Se è vero che stanno ancora analizzando la presidenza di George Washington... (risate). E così i Presidenti non dovrebbero preoccuparsi della storia. Non si può. Se fai quello che pensi sia giusto, e se pensi abbastanza in grande, la storia alla fine dimostrerà se avevi torto o ragione. Ma non si saprà nel breve termine".

[L'indice di approvazione di Bush ieri è sceso al 31%, secondo un sondaggio CBS/New York Times. Pensare in grande, bisogna.]

La democrazia in Germania

Sempre dalla trascrizione (pubblicata sul sito della Casa Bianca) della lunga intervista a Bush apparsa nell'edizione domenicale di Bild:

D: Guardando al passato, gli americani sentono di essere stati abbandonati dai tedeschi quando sono entrati in guerra contro Saddam Hussein?

PRESIDENTE: Mi sono reso conto che la natura del popolo tedesco è tale che la guerra è contraria ai suoi principî, che la Germania è un paese che... indipendentemente dalle loro posizioni politiche i tedeschi sono... semplicemente non amano la guerra. E io posso capirlo. [...]
Il punto adesso non è quello che è successo nel passato. Il punto ora è come lavorare insieme per conseguire obiettivi importanti. Uno di questi obiettivi è la democrazia in Germania [sic].

lunedì, maggio 08, 2006

Size matters

Kos sul persicone di Bush: o l'uomo ha battuto il record mondiale e non l'ha dichiarato, o ha chiaramente mentito, perché persici di quel peso lì non ce ne sono.
Ma (colpo di scena!) nella trascrizione dell'intervista riportata dal sito della Casa Bianca il pesce da "perch" diventa "large mouth bass", e dunque "persico trota": può arrivare a 10 chili.
Dunque, il miglior momento della presidenza Bush è stato un pesce neanche tanto grosso?

domenica, maggio 07, 2006

L'11 settembre e il pesce persico

Il momento peggiore vissuto da George W. Bush in più di cinque anni di presidenza? L'11 settembre 2001, una di quelle situazioni in cui "ci vuole un po' di tempo per rendersi conto di quello che sta succedendo".
E fin qui.
Il momento migliore, invece, è stato quando ha pescato nel suo lago un persico di tre chili e mezzo. L'ha dichiarato in un'intervista pubblicata oggi su Bild am Sonntag.
Hmm.
Fonte: Reuters, via J-Walk.

venerdì, maggio 05, 2006

Sobre tierra de libres

Eh, ma che coppia, quei due. Lui, per citare l'esilarante Colbert, "dice una cosa lunedì e ci crede ancora mercoledì, qualsiasi cosa sia successa il martedì". Lei cambia idea pubblicamente in 25 secondi netti. Signore e signori, Laura Bush intervistata da John King sulla CNN:

KING: Uno degli argomenti di dibattito nel nostro paese in questi giorni è la riforma dell'immigrazione, l'immigrazione illegale. Tra le controversie c'è questa nuova versione in spagnolo dell'inno nazionale. Suo marito, il presidente, dice che dovrebbe essere cantato esclusivamente in inglese. Ma sul sito del dipartimento di stato è possibile trovarlo, credo, in ben quattro lingue. Il Segretario di Stato Rice dice di averlo sentito anche in versione rap.

MRS. BUSH: Beh, tutti abbiamo sentito diverse versioni, come lo scorso anno al Super Bowl. Non credo che ci sia niente di sbagliato nel cantarlo in spagnolo. Il fatto è che è l'inno nazionale degli Stati Uniti e che la gente vuole che sia cantato nel rispetto degli Stati Uniti e della loro cultura. Allo stesso tempo, siamo una nazione di immigrati. Siamo una nazione costituita da tante, tante lingue, perché gli immigrati arrivano e portano le loro lingue.

KING: Quindi su questa questione lei la pensa diversamente da suo marito? Lui dice che dovrebbe essere cantato in inglese.

MRS. BUSH: Io credo che dovrebbe essere cantato in inglese, naturalmente.

martedì, maggio 02, 2006

Drop Bush, not Bombs

Alcuni cartelli di protesta visti alla recente manifestazione contro la guerra a New York, in Tomdispatch, "I'm Already Against the Next War" - Marching in New York City, di Tom Engelhardt:

"From Gulf to Gulf, George Bush, a category 5 disaster"
"Drop Bush, Not Bombs."
"No ProLife in Iraq."
"War is terrorism with a bigger budget"
"Axis of Insanity" (con George, Condi, Don, e Cheney vestito come il personaggio dei cartoni Elmer)
"One Nation under Surveillance"
"G.O.P. George Orwell Party"
"How Many Lives per Gallon?"
"War Is Soooooo 20th Century"
"Civil War Accomplished in Iraq-Nam"
"Give Impeachment a Chance"
"I'm Already Against the Next War"

domenica, aprile 30, 2006

Sistemare le sdraio sull'Hindenburg

"L'amministrazione Bush non sta affondando, si sta sollevando! Stanno sistemando le sedie a sdraio. Sull'Hindenburg."
Stephen Colbert di Comedy Central, nel suo discorso alla cena dei corrispondenti della Casa Bianca.

Recitando il suo ruolo di finto conduttore televisivo filoconservatore Colbert si è poi lamentato di essere "circondato dai media progressisti, tutti colpevoli di distruggere il paese. Tranne Fox News, che ritiene giusto presentare entrambi i punti di vista: quello del presidente e quello del vicepresidente".

Sull'Iraq:
"Credo che il governo che governa meglio sia quello che governa meno, e in base a questo criterio abbiamo messo su il fantastico governo iracheno".

A proposito della coerenza di Bush:
"Quando il presidente decide qualcosa lunedì, mercoledì ci crede ancora, qualsiasi cosa sia accaduta martedì".

Infine, rivolgendosi ai giornalisti:
"Dovreste passare più tempo con le vostre famiglie, scrivere il romanzo che avete sempre avuto in mente. Ma sì, quello sul giornalista coraggioso che affronta l'amministrazione a muso duro. Insomma, quel romanzo di fantasia".

Sembra che Bush e signora non si siano divertiti.

mercoledì, aprile 19, 2006

Too toxic for Blair

The Huffington Post: "Ci dicono che Tony Blair abbia cancellato un imminente viaggio in America per evitare di essere fotografato con Bush. Il primo ministro avrebbe dovuto recarsi in visita negli Stati Uniti questa primavera per incontrare il presidente, ma il viaggio è stato annullato quando Blair ha deciso che farsi fotografare con Bush sarebbe stato troppo nocivo per la sua immagine".

Cioè: questo significa che si può fare ancora qualcosa per l'immagine di Tony Blair? E soprattutto: è giunto finalmente il momento in cui farsi ritrarre con Bush nuocerebbe anche a Charles Manson?