lunedì, luglio 14, 2008

Un tranquillo weekend de paura

Dal 1° luglio è entrato in vigore l'obbligo del bollino (vinjeta) per circolare su autostrade e raccordi autostradali della Slovenia. 35 euro, validità sei mesi.
Naturalmente per l'abitante della città di G. è una specie di catastrofe, come tutti i cambiamenti.
Subito si diffondono voci incontrollabili: le multe saranno salatissime, i controlli non li farà solo la stradale ma anche personale non meglio identificato, probabilmente in borghese, probabilmente travestito da tavolo da picnic nelle aree di sosta, e se entri dal valico di Sant'Andrea senza vinjeta praticamente sei già un fuorilegge.
Nella mia famiglia, inoltre, circolano tare, vezzi e idiosincrasie di genere automobilistico: mio nonno tendeva a entrare nelle vetrine dei negozi e delle concessionarie e a trascinarsi via le sagome di cartone in forma di cuoco fuori dei ristoranti, mia madre non resiste mai alla tentazione di tamponare i camion romeni fermi nei parcheggi. Io modestamente imbocco tratti di autostrada per errore. Ma anche per andare a comprare il latte al Mercator più vicino: son lì che percorro una rotatoria familiare fatta mille volte e all'improvviso eccomi sul raccordo già con lo sguardo da lemming.
Allora, visto che viene a trovarmi Andrea e sicuramente gireremo la Slovenia, io decido di procurarmi il bollino.

- Buondì.
- 'giorno.
- Vorrei un bollino da sei mesi per la Slovenia.
- Una vinjeta.
- Una vinjeta.
- 35 euro.
- Ecco qua.
- Me racomando. Se la taca sul parabris e la fa qualche piegheta, no stacarla per nisun motivo.
- Va bene.
- Perché vien via a tochi. I gà fato aposta. [altra voce incontrollabile che terrorizza l'abitante della città di G., N.d.C.]
- Va bene, liscio le pieghe.
- E poi la tien il tajando, me racomando.
- Va ben, grazie.
- Se se shpaca il parabrìs, la tien tajando la gà vinjeta.
- Va ben, grazie.
- Se fa incidente e se shpaca machina, la tien tajando la gà vinjeta.
- Si be', però.

Esco con la certezza che, se dovesse cadere un meteorite e la vita ripartire faticosamente da capo, la vinjeta da 35 euro sarebbe lì, attaccata a quello che resta del parabrezza.

Questa mattina, bracciodestro e io siamo rimasti intrappolati in macchina sotto una grandinata che domani farà i titoli dei giornali locali:
- Sai quanto vendono domani con il titolone "Maltempo assassino, goriziani assediati"?
- Eh? Non ci sento, parla più forte.
- Titoloni maltempo.
- Eh.
- Domani storica riunificazione delle due Coree? No, "Maltempo divide nuovamente le due Gorizie".
- Guerra alla Cina? No, "Interruzione della corrente nel rione di Straccis".
- Scoperto il vaccino contro l'AIDS? No, "Chicchi di grandine funestano il raccolto isontino".
- Raggiunto accordo di pace universale? No, "Anziano disperso mentre percorre controcorrente via Generale Chinotto".
- ...
- ...
- Sembra anche a te che la macchina a ogni colpo di grandine si sposti?
- È una Fiat.
- Mi sembra di vedere una piccola incrinatura sul parabrezza.

Ma mi gò tajando. Gò anca vinjeta.

p.s. nessun toponimo è stato inventato nella stesura di questo post.

Comunicazione di servizio: no funzia comenti. Ma voi gà linkino, voi gà blog.
Torno subito.

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