venerdì, maggio 18, 2007

VVP e il volo per Samara

[Contesto: Altra Russia aveva organizzato per oggi una Marcia dei dissenzienti a Samara, in coincidenza con il vertice Russia-UE. Kasparov, Limonov e Ponomarev sono stati però bloccati all'aeroporto di Mosca dalla polizia che ha ritirato loro documenti e biglietti. Interfax scrive che tutti i documenti sono stati restituiti a Kasparov, Limonov e Ponomarev intorno a mezzogiorno e che i tre "avrebbero potuto prendere il volo delle 13.30 da Šeremet'evo-1. Però, secondo quanto ha riferito il portavoce del dipartimento degli affari interni, i leader di Altra Russia 'hanno preferito al volo per Samara rumorose dichiarazioni per attirare l'attenzione dei mezzi d'informazione'". Questa la cronaca. Questo è un piccolo reminder su Altra Russia. Nel mondo parallelo di Vladimir Vladimirovič™ invece le cose vanno così:]

Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin arrivò in aereo da Samara, dove si era svolto il vertice Russia-Unione Europea. Nella sala d'attesa dell'aeroporto Vnukovo-2 Vladimir Vladimirovič™ si accorse con stupore che su una panca erano seduti lo scacchista Garri Kimovič Kasparov e lo scrittore Eduard Veniaminovič Limonov.
- Garri! - esclamò Vladimir Vladimirovič™, spalancando le presidenziali braccia, - Eduard! Che ci fate qui?
- Ecco, - biascicò Garri Kimovič, - Volevamo andare a Samara. Alla Marcia dei dissenzienti. Ma quei tuoi banditi...
- Teppisti! - si intromise Eduard Veniaminovič.
- Quei tuoi teppisti ci hanno preso i biglietti e hanno detto che erano tipo falsi, - disse Garri Kimovič.
- Biglietti? - Vladimir Vladimirovič™ non capiva, - Quali biglietti?
- Quelli dell'aereo per Samara! - esclamò Eduard Veniaminovič, - Che i numeri dei nostri biglietti non risultavano nel loro computer! È un abuso legalizzato, questo!
- Bratellos, - disse piano Vladimir Vladimirovič™, - Quali biglietti?! Questo è l'aeroporto governativo. Volano tutti senza biglietto, con un lasciapassare. Ovvio che i vostri biglietti non risultano. Il computer non ne sa niente, dei biglietti.
- Come?! - Eduard Veniaminovič guardò allibito Garri Kimovič, - Ma cosa, hai sbagliato aeroporto, ti sei confuso?!
- No che non mi sono confuso, - rispose Garri Kimovič a Eduard Veniaminovič, - Kas'janov mi ha detto che lui vola sempre da qui.
- Come, Kas'janov?! - Eduard Veniaminovič alzò le braccia al cielo, - Sei fuori, bratello?! C'è gente che ci sta aspettando! Adesso dove andiamo?!
- Non serve andare da nessuna parte, - disse Vladimir Vladimirovič™, - Prendete il mio aereo. Per oggi non mi serve più.
- Cosa?! - si meravigliò Garri Kimovič, - Te lo immagini? I leader della Marcia dei dissenzienti arrivano a Samara con l'aereo presidenziale?!
- Non ho capito, - Vladimir Vladimirovič™ si strinse nelle spalle, - Vi sembra il caso di fare gli schizzinosi?
Eduard Veniaminovič e Garri Kimovič si scambiarono uno sguardo furioso.
Vladimir Vladimirovič™ aspettava.

[Per la recente serie "un modo di dire russo al giorno, toglietemi il Miro di torno", la frase "vi sembra il caso di fare gli schizzinosi" traduce l'espressione вам шашечки или ехать? (vam šašečki ili echat'?), "vuole vedere la licenza o andare?", che viene da questo aneddoto:
nei paesi dell'ex-Unione Sovietica accade che quando si gesticola per chiamare un taxi si fermi un'auto privata (è un modo per arrotondare).
Un giorno un uomo chiama un taxi. Quando si ferma un'auto privata l'uomo dice al conducente: "Via, via! Voglio un taxi!" e il conducente risponde: "Vuol vedere la licenza o andare?". Volendo ricorrere a un modo di dire italiano sarebbe "O mangi questa minestra, o salti dalla finestra". L'istinto mi sussurrava di tradurlo "O così o Pomì", vedete voi].

Originale: vladimir.vladimirovich.ru

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