lunedì, gennaio 29, 2007

Spetsnaz, Bersagli, Polacchi e Ancora Polonio: Riassumendo

Prima o poi dovremo separarci dai nostri Litvinenko Round-Up.
Non oggi, però.

Solite cose
: Scotland Yard saprebbe chi è l'assassino, la teiera usata per avvelenare Litvinenko sarebbe stata trovata, Lugovoj e Kovtun restano in Russia e Berezovskij a Londra (forse però si fa uno scambio), l'ex-KGB e ora agente dell'MI6 Gordievskij rilascia interviste in cui dice di saperne una più di Scotland Yard e che l'assassino ha tre anni di vita (che si fa, ci si mette seduti con dieci chili di bagigi e si aspetta?). Inoltre è stato trovato un video risalente a un anno fa in cui Litvinenko appare insieme a Scaramella e dice che qualcuno ha minacciato di uccidere suo figlio e che gli hanno perfino gettato in casa una bomba dalla finestra. Date un'occhiata al servizio di NTV, non fosse altro che per la faccia di Scaramella e per la straordinaria acconciatura della giornalista (ti aspetti che da un momento all'altro alle sue spalle sbuchi il comandante Straker, dando l'ordine di armare gli Skydiver).

Rivelazioni sparse: il Generale Ovčinskij, ex capo dell'Interpol in Russia, ha dichiarato in un'intervista di aver conosciuto personalmente Litvinenko. L'incontro risale al 1995, quando Ovčinskij era l'assistente del ministro degli interni russo Kulikov. Solita storia: Litvinenko era un tipo strano che voleva denunciare episodi di corruzione nel ministero. Però non c'erano le prove, e a peggiorare la situazione Litvinenko si era trovato in mezzo a un paio di scandali, uno dei quali aveva a che fare con Berezovskij.
Ovčinskij racconta poi che quando era già a capo dell'Interpol Litvinenko gli telefonò per dirgli che a Parigi in un certo albergo stava per essere ucciso un uomo d'affari. La minaccia sembrava concreta, i russi contattarono i colleghi francesi e mezz'ora dopo la polizia locale fece irruzione nell'albergo solo per trovarsi di fronte a un normale incontro di lavoro. Uno degli uomini d'affari dichiarò esultante: "Cosa vi avevo detto? Mi basta fare un fischio e dopo venti minuti la polizia arriva!"
Ecco, quella volta fu lo stesso Ovčinskij a minacciare Litvinenko: "Se cerchi di entrare ancora nel ministero degli interni io ti uccido!"
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L'ultimo a dichiarare di temere per la propria vita è: il coautore del libro Blowing up Russia, Jurij Fel'štinskij.
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L'ultimo a dichiarare di non essere stato lui è: ancora Andrej Lugovoj, a SkyNews.
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L'ultimo a dichiarare di aver subito un tentato avvelenamento è: il presidente della Corte europea per i diritti umani Luzius Wildhaber. Il fattaccio sarebbe avvenuto ovviamente in Russia nell'ottobre del 2006, condito da pressioni e minacce da parte dello stesso Putin. Cosa vi devo dire.
Link russo e originale tedesco.

Cinque anni
: sarebbero quelli che restano da vivere allo sventurato barman del Pine Bar, Noberto Andrade. Questa è la cattiva notizia. La buona notizia è che la fonte è il britannico The Sun.

Membri della famiglia Litvinenko parlano: la madre gli aveva detto di starsene tranquillo, di lasciar stare il Cremlino e di mettersi a fare il tassista per mantenere la famiglia. La signora per un po' ha voluto convincersi che fosse tutta una messa in scena, con finta morte e intervento di chirurgia plastica.
Ora, guardiamo in faccia la realtà: se Litvinenko fosse vivo ce l'avrebbe fatta a tacere così a lungo (nessuna intervista, neanche un piccolo ricatto, niente di niente)? No. A meno che non abbia preso le sembianze di Oleg Gordievskij. Allora si spiegherebbero molte cose.
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La notizia che ho tenuto per ultima è: il presunto scoop del giornale polacco Dziennik, che ha scoperto un centro d'addestramento a pochi chilometri da Mosca in cui come bersaglio per le esercitazioni di tiro veniva usata una fotografia di Litvinenko. Il giornale è riuscito a procurarsi un video e anche delle fotografie. Ed ecco il video.
Insomma, la notizia è: i membri dei corpi speciali "Vitjaz" facevano pratica sparando alla foto di Litvinenko. Il filmato risalirebbe all'ottobre 2003 (un giorno dopo l'accacco al teatro Dubrovka), le fotografie allo scorso ottobre. Ovviamente le immagini sono state rimosse dal sito internet, ma: grazie, cache di Google.
Il colonnello Vasilij Pančenkov dell'ufficio stampa del ministero degli interni nega categoricamente: si tratta di una provocazione dei media polacchi, che avrebbero confuso il centro d'addestramento privato "Vitjaz" (che si occupa della preparazione di uomini che lavorano nel settore della sicurezza privata) con le truppe speciali "Vitjaz": queste si esercitano su sagome normali, mica sulla foto del Litvinenko.
Il comandante del corpo speciale invece ha detto: quelli erano semplici manifesti, nessuno ha sparato a Litvinenko, e poi non è neanche lui ma uno che gli somiglia. Certo che gli somiglia proprio tanto. Piccolo motivo di imbarazzo: il signore alle cui spalle si intravede la foto del "sosia" di Litvinenko è il presidente del Consiglio della Federazione Russa Sergej Mironov.

E per deludere il bambino di sei anni che è in noi: il polonio serve a tante cose, ma non a far bollire l'acqua per il tè.

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