domenica, novembre 26, 2006

VVP e il polonio

"Un giorno Vladimir Vladimirovič™ Putin sedeva nel suo studio all'interno del Cremlino e rileggeva la lettera scritta dal colonnello Aleksandr Litvinenko prima di morire.
Il telefono che si trovava sulla scrivania di Vladimir Vladimirovič si mise a squillare. Vladimir Vladimirovič™ sollevò subito la cornetta.
- Ascolta, fratello*, - nel ricevitore risuonò la voce del direttore del Servizio di Sicurezza Federale Nikolaj Platonovič Patrušev. - Io non li capisco mica, questi inglesi.
- In che senso? - domandò Vladimir Vladimirovič™.
- Mah, si sono messi a dire che abbiamo avvelenato quel Litvinenko, - spiegò Nikolaj Platonovič. - Ma se fossimo stati noi lo avremmo sicuramente ucciso con il rutenio!
- Con cosa?! - Vladimir Vladimirovič™ non capiva.
- Con il rutenio, - ripeté Nikolaj Platonovič. - Che è stato chiamato così in onore della Russia. Ma se il tizio è stato avvelenato con il polonio... beh, cercate in Polonia, no?
Vladimir Vladimirovič™ allontanò la cornetta dal presidenziale orecchio e la fissò stupito".

*nell'originale russo брателло, bratello, termine slang equivalente all'inglese bro. Liberamente, si potrebbe tradurre "cumpa'".

Dal blog Vladimir Vladimirovič™.

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