venerdì, marzo 17, 2006

Il favoloso mondo di Scott McClellan/3: minacce!

Ve la ricordate, Helen? Non è stata licenziata, e lotta per noi.
Dalla conferenza stampa di ieri di Scott McClellan.

D: Il Presidente sa di violare la legge internazionale quando si dichiara a favore della guerra preventiva? La carta delle Nazioni Unite, Ginevra, Norimberga. Violiamo la legge internazionale quando ci dichiariamo pronti ad attaccare una nazione che non ci ha attaccati.

McCLELLAN: Helen, non sono d'accordo con la tua affermazione. Prima di tutto, si tratta di un vecchio principio della politica estera americana...

D: Non è un nostro vecchio principio. È un vostro principio.

McCLELLAN: La tua domanda?

D: È una violazione della legge internazionale.

McCLELLAN: Prima di tutto, fammi riprendere, la prevenzione è un vecchio principio della politica estera americana. Fa anche parte...

D: Non lo è mai stato.

McCLELLAN: Fa anche parte di un innato diritto all'autodifesa. Ma qui quello che cerchiamo di fare è affrontare le questioni diplomaticamente collaborando con i nostri amici e alleati e con i nostri partner nell'area. Ecco quello che facciamo in relazione alla minaccia rappresentata dal programma nucleare iraniano. Ecco quello che facciamo quando si tratta di risolvere la questione nucleare con la Corea del Nord. Cerchiamo soluzioni diplomatiche per far fronte alle minacce. Ed è importante quello che ci ha insegnato l'11 settembre...

D: Tutta l'enfasi del vostro documento di oggi è sulla guerra e sulla guerra preventiva.

McCLELLAN: Posso finire di rispondere alla tua domanda, perché credo che sia importante dare una risposta. È una buona domanda, ed è corretta. Ma dobbiamo aspettare che una minaccia si concretizzi appieno, prima di reagire? L'11 settembre...

D: Secondo la legge internazionale bisogna prima essere attaccati.

McCLELLAN: Helen, non mi lasci rispondere. Hai la possibilità di fare una domanda, e io vorrei essere in grado di fornirti una risposta, così che il popolo americano possa sapere qual è il nostro punto di vista. Non è una cosa nuova per la nostra politica estera. È un principio di lunga data, la questione che stai tirando fuori. Ma ti rifaccio la domanda. Dobbiamo aspettare che una minaccia si concretizzi prima di reagire...

D: Non c'era stata nessuna minaccia da parte dell'Iraq.

McCLELLAN: L'11 settembre ci ha dato...

D: Quella non era una minaccia dell'Iraq.

McCLELLAN: ... alcune importanti lezioni. Un'importante lezione che ci ha dato è che dobbiamo affrontare le minacce prima che si concretizzino appieno. Ecco perché lavoriamo per far fronte alla minacce relative alle questioni nucleari che coinvolgono l'Iran e la Corea del Nord. Ecco perché perseguiamo soluzioni diplomatiche, collaborando con i nostri amici e alleati e con i nostri partner nell'area che comprendono appieno la posta in gioco e le conseguenze di un fallimento nel far fronte tempestivamente a quelle minacce, prima che sia troppo tardi.

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